Le idee di Schauberger vennero riprese da un gruppo di scienziati, tra cui Rudolf Schriever, che era capitano della Luftwaffe e pilota-collaudatoré oltre che progettista di aerei sperimentali. La rivista "Der Spiegel" nel numero del 30 marzo 1950 riportò un'intervista rilasciata da Schriever il quale affermò che, nei pressi di Praga, nei primi anni '40 vi era una fabbrica della BMW che produsse alcuni dei velivoli noti come "dischi volanti". In questo impianto lavoravano scienziati come Klaus Habermohl, l'ingegnere italiano Giuseppe Belluzzo e Walther Miete (il quale aveva fatto parte del progetto V-2, ma che poi si era occupato di progetti a disco) i quali seguirono gli studi di Schriever su un prototipo di velivolo discoidale. Schriever, dopo una serie di prove e di progetti (la serie Flugelrad - Ruota Volante), era giunto alla conclusione che un sistema di pale rotanti come quelle di un elicottero, con una cabina di pilotaggio centrale, avrebbe assicurato la necessaria stabilità giroscopica.
Schriever utilizzò i più recenti studi della BMW sui nuovi motori a turbina e insieme alla casa tedesca concentrò i suoi sforzi progettuali in un impianto nei dintorni di Praga. Il primo risultato fu il "Mark ll", un disco del diametro di circa sei metri e alto due, con un pilota singolo. Sull'asse ruotavano sedici pale larghe e vicine le une alle altre che dal basso si poteva vedere una superficie quasi continua ed era dotato di un turboreattore BMW che soffiava aria anche sulle pale. Si trattava di un apparecchio dimostrativo che venne seguito dal Flugelrad Mark II i cui problemi legati alla qualità dei materiali disponibili, causarono il decesso di alcuni collaudatori.
Tutta storia di avvenimento trovate
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Non guido una macchina,guido una BMW