Il frontale è il secondo tributo alla 8C Competizione, meglio riuscito rispetto a quello della MiTo.
Grazie alla maggior larghezza, è più evidente l'aggressività del complesso, limitando quell'effetto “cartoon” che, a detta di qualcuno, affligge il frontale della piccola di Casa.
Lo stesso dicasi per le proporzioni del profilo e della coda, su cui i designer hanno un campo d'azione decisamente più ampio anche se, forse, meno adatto a nascondere la parentela con modelli Fiat e Lancia.
In questo è sicuramente complice anche l'architettura a sole cinque porte, abbandonando la declinazione a tre porte – ormai “out” in questo segmento.
La 149, grande, sicura e tecnologica, aspira ad un riposizionamento sul mercato più alto, così da lasciare spazio (e clienti) alla MiTo.
E a ricordare che si tratta di una compatta premium ci penserà soprattutto il prezzo, che partirà da una forbice compresa tra i 25 e i 30 mila euro.
Un'auto interessante, quindi, sicuramente non “low cost”, ma dalla ragguardevole caratura tecnologica, che aspira a rimpiazzare una compatta, la 147, che tra luci e qualche ombra ha segnato la storia Alfa per quasi un intero decennio.
Secondo me con quest'auto l'Alfa vorrà competere e potrà anche con la nostra serie 1, staremo a vedere.