Lo Scorpione torna a pungere: 135 cavalli di divertimento a 18.500 euro
CATTIVA AL PUNTO GIUSTO
La 500 si affaccia quindi al mercato come portabandiera di Abarth e, in quanto tale, sfoggia un vestito particolarmente curato.
L'ottimo impianto di base (la 500 di serie) ha sicuramente facilitato i designer, che hanno dovuto lavorare di cesello per regalarle un corpo vettura aggressivo quanto basta.
Il frontale presenta un musetto più prominente, che ha la duplice funzione di regale un po' di spazio in più alla meccanica (più complessa rispetto al modello Fiat) e di stirare otticamente lo scudo anteriore verso il suolo.
Quest'ultimo presenta una diversa disposizione delle prese d'aria, con quella principale di dimensioni più generose, così come la feritoia sopra la targa.
Del tutto nuove le bocche laterali che servono a raffreddare gli intercooler. Nella vista laterale si apprezzano le nuove minigonne, leggermente più protese verso il basso, che continuano idealmente il profilo impostato dal nuovo scudo anteriore, così come lo spoiler alare sopra il lunotto.
La coda presenta, invece, un bell'estrattore inferiore, incorniciato da due terminali cromati e due feritoie verticali per la (eventuale...) aerazione dei freni posteriori.
Insomma, un corpicino curato, tonico, verrebbe da dire, con un sapiente bilanciamento tra muscoli e rotondità , e con la possibilità di qualche discreta vezzosità : la ragazza ideale!
Ma l'Abarth 500 oltre che bella (e con onestà intellettuale è difficile dire il contrario) è anche intelligente: tutti gli interventi estetici sono stati improntati in funzione della massima ottimizzazione aerodinamica.
I flussi che corrono intorno alla vettura sono adeguatamente guidati da apposite appendici nascoste come, ad esempio, il raccordo tra il sottoscocca e lo scudo posteriore, il cui scivolo ha una reale funzione aerodinamica.
Il risultato è una macchinetta che, nonostante le dimensioni ridotte e il profilo alare non da mai la sensazione di decollare, anche a velocità elevate.
135 CAVALLI DI SERIE
Fin qui l'immagine.
Vediamo, ora, i contenuti di quella che si presenta come un'ambiziosa erede delle mitiche Abarth degli anni Sessanta.
Sotto pelle, la 500 sfoggia l'ormai noto 1.4 turbo che eroga, in questa configurazione 135 cavalli a 5.500 giri, con una coppia massima di 206 Nm a 3000 rpm in modalità "Sport", selezionabile in alternativa alla modalità Normal (che limita il motore a 180 Nm a 2500 rpm), mediante un pulsante in plancia.
La vera novità è il sistema TTC, un ripartitore automatico della coppia motrice, che rende la guida più diretta e piacevole. Praticamente si tratta della versione Fiat dell'Electronic Q2 Alfa Romeo che ha esordito sulla MiTo e sulle rinnovate 159.
160 CAVALLI SPECIALI
E poi c'è la 500 Abarth Opening Edition, un'edizione speciale prodotta in numero limitato - di cui solo 100 esemplari destinati al mercato italiano e che propone una caratterizzazione estetica di grande personalitè e, soprattutto, un equipaggiamento esclusivo sia per quanto concerne la meccanica sia per la ricca lista di dotazioni di serie.
Innanzitutto sotto al cofano c'è¨ il 1.4 Turbo T-Jet potenziato a 160 CV (147 KW) a 5.750 g/min e con una coppia massima di 230 Nm a 3000 g/mim.
Grazie anche al turbocompressore IHI RHF3 a geometria fissa, le performance sono davvero esaltanti: la velocità massima + di 211 km/h mentre l'accelerazione da 0-100 km/h avviene in appena 7,4 secondi.
Fra le altre specifiche esclusive della 500 Abarth Opening Edition ci sono i freni a disco forati anteriori e posteriori, le pastiglie freni anteriori ad alte prestazioni, il filtro aria specifico powered by BMC, molle ribassate e cerchi in lega verniciati bianco o titanio da 17" e completi di pneumatici 205/40 R16 ZR 17 Pirelli Pzero Nero.
POCHE RIVALI
Non ci rimane quindi che il confronto.
Cercare di capire con chi questa piccola Abarth si può confrontare non è cosa semplice come sembra.
Troppo facile guardare alla MINI... in fin dei conti le accomuna solo l'intelligente sviluppo retrò del design e niente altro.
La MINI è una compatta che per posizionamento, meccanica, prestazioni e prezzo è una spanna avanti all'Abarth 500 e che, forse, vede una degna rivale solo nella MiTo.
Lo stesso dicasi per altre compatte sportive, meno caratterizzate, ma che è più naturale confrontarle con l'Abarth Grande Punto che non con la 500.
Con chi può vedersela quindi, questa piccola, arrabbiatissima, torinese?
Per ora ci sentiamo di dire che la 500 è destinata a confrontarsi solo con sè stessa, anche se, in proposito, una imminente Ford Ka ST e una reale quanto agguerrita Renault Twingo RS avranno presto qualcosa da dire!