Ford Gran Torino

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
spillo75
00venerdì 17 aprile 2009 20:23
Prodotta dal 1968 al 1976 come alternativa upmarket alla "media" (secondo i canoni americani dell’epoca) Fairlane, sempre di Casa Ford, la Torino rispondeva bene alle esigenze degli automobilisti yankee. Molto venduta e diffusa (parliamo di milioni di esemplari nel corso degli anni) ha rappresentato insieme alle concorrenti Chevrolet Impala, Dodge Charger, Oldsmobile 442, Pontiac Grand Prix e GTO solo per citarne alcune, il panorama automobilistico consueto di un’America che ancora non conosceva pensieri e rimorsi per misure (spesso oltre i 5 metri di lunghezza), cavallerie e consumi extralarge.

In piena sbornia di "potenza per tutti", girare a bordo di auto con 300, 400 o anche più cavalli all’epoca non faceva impressione. E non si rischiavano sguardi di disapprovazione ambientalista e neppure infarti dal benzinaio. Quattro anni dopo la Ford Fairlane del 1964 da 500 cavalli, ancora ricordata dagli appassionati, arriva così la più famosa di tutte, la Torino, che prima affianca la titolare fino a sostituirla a causa del prepotente successo dovuto a freschezza tecnica e stilistica. Spaziosa per loro, per noi europei esagerata, la Torino era disponibile in numerose alternative e varianti di motore e carrozzeria, dalla berlina alla famigliare fino alla cabriolet. Ma a noi interessa la Coupé che, proprio dal 1972, assume la denominazione di Gran Torino nelle versioni più muscolose e che, nel corso di tutta la sua evoluzione, si propose con potenze, optional e soluzioni tecniche diverse. Viene infatti venduta come il pane: solo in quell’anno, in quasi 500.000 esemplari. Quanto al nome, non mancano certo aneddoti e sorprese. A partire dal nome della mamma, Fairlane, che deve il suo appellativo… alla magione di Henry Ford in quel di Dearborn. Altri tempi, quando il marketing iniziava ad avere voce in capitolo ma c’era spazio ancora per sentimenti e personalismi. Un’altra auto sempre dell’ovale blu, la Edsel (un fiasco), doveva il nome ad un rampollo di famiglia. Gran Torino invece omaggiava agli occhi degli americani la "Detroit italiana" evocandone il fascino mediterraneo e latino. E soprattutto il "saper fare" auto sportive, semplici e divertenti da guidare.

Un nome che oggi, in tempo di alleanza automotive tra Italia e USA assume anche altri significati, come se il nome Torino fosse, per forza di cose, destinato a finire su cofani e lamiere di una muscle car. Secondo la leggenda fu considerato molti anni prima come alternativa al cavallino "Mustang", una delle auto simbolo della rinascita Ford. E anche qui, guarda caso, troviamo lo zampino di un italoamericano che ha dedicato la sua vita all’auto: Lee Iacocca. In ogni caso, tutte le Torino erano auto tipicamente americane e di immagine sportiva. Sempre con tono e stile sopra le righe e centimetri cubi in abbondanza. La coupé ha sempre gravitato attorno ai concetti base della muscle car: cofano lungo, coda corta e linea di cintura alta. E con il model year 1972 arriva l’apice della forma estetica. Con una bocca larga all’anteriore, le quattro letterone a comporre il nome Ford attaccate sul bordo estremo del cofano, i "quattrocchi" dei gruppi ottici contornati dal fondo tinta cromato e da paraurti, sempre lucidi, che tentano di modellarsi sulle linee minacciose. Un misto di morbidezza e grinta che si perde sul fine carriera cedendo il passo agli spigoli imperanti. Anche il resto del vestitino risponde in pieno all’iconografia della sportiva americana, potente e a buon prezzo: presa d’aria aggiuntiva sul cofano motore, piccoli specchi retrovisori appoggiati come petali su una fiancata, che di suo sale prepotente fin quasi a nascondere i finestrini posteriori. Per congiungersi con una coda spiovente e quasi minimalista.

Alcuni esteti dell’epoca intravvedevano nella svasatura complessiva delle lamiere un altro mito a stelle e strisce: la bottiglietta sensuale della Coca Cola. E poi le ruote, con cerchi a canale esterno e, spesso, le scritte bianche dipinte a mano con le "mascherine" che evidenziavano casato e tipologia del pneumatico, proprio come si usava nelle corse Nascar. Optional a pagamento le strisce colorate sui fianchi. La Gran Torino rossa del 1975 che sgommava in inseguimenti furiosi pilotata da Starky&Hutch nella famosa serie TV era piuttosto vistosa. Ed ebbe talmente successo che Ford ne costruì 1000 esemplari identici andati a ruba. Ma all’epoca la crisi energetica, altro parallelismo con i nostri tempi, aveva imposto una morigeratezza che uccise il concetto stesso di Muscle Car: in questo caso sotto un estetica del cofano emozionante si nascondevano solo 165 timidi cavallini. I cerchi da 14 pollici (gli esageratissimi 15" erano opzioni riservate alle forze di Polizia o disponibili after market) sembravano gran cosa. E oggi fa tenerezza solo dirlo: nel 1972 la Gran Torino offriva i freni anteriori a disco di serie, unica nella categoria delle "medie".

Erano inoltre disponibili pacchetti di personalizzazione che potevano incidere sulla dinamica di guida, come il "Rallye Pack" che portava sospensioni ribassate, ritarate, e barre antirollio al posteriore. La Gran Torino del 1972, da buona americana, offriva una buona serie di opzioni comodose come la ventilazione speciale, i sedili con design sportivo, poggiatesta integrato e soprattutto con parte centrale in vinile traspirante e regolabili elettricamente. Non mancavano connotazioni sportive come la strumentazione con tutti gli indicatori di sapore corsaiolo per temperatura acqua e olio, gli stessi che oggi qualcuno vuole convincerci che sia meglio sostituire con delle spie luminose. E poi il capitolo pistoni e cilindri. Nel corso degli otto anni di vita del modello sono state molte le opzioni disponibili. I cavalli non sono mai mancati, anche se sono diminuiti costantemente nel tempo. La versione Cobra del 1969 ufficialmente era quotata a 325 cavalli ma in realtà ne offriva 400.

Nel 1972 la Gran Torino si poteva avere anche con il sei cilindri da 2,5 litri, ma come per tutte le muscle car, il massimo del desiderio era rappresentato dagli otto cilindri a V. Il top era rappresentato dai 4,2 litri del V8 con circa 300 cavalli (le rilevazioni erano "allegre"), sufficienti a spingere gli oltre 1600 kg dei 5 metri di lamiera in soli 6,8 secondi nel classico 0-100. Il cambio manuale a 4 marce accompagnava quasi sempre gli entusiasti proprietari. Della Gran Torino ora se ne parla molto per il ruolo di star nel film di Clint Eastwood, ma va ricordato che è già stata protagonista in vari altri film: The Big Lebowsky, per esempio, ma anche nei Tre giorni del Condor o in X-file. E in tanti altri film e telefilm. Per ora non si hanno notizie e neppure si parla di una replica postmoderna del modello, come invece accaduto alle colleghe più celebrate come Mustang e Camaro.

A quel tempo le Big Three (GM, Chrysler e Ford) sapevano costruire e vendere auto desiderabili. Ecco perché se entrate da Barnes&Noble o in qualsiasi libreria USA difficilmente non troverete uno scaffale dedicato alla leggenda delle Muscle Car. Ed ecco perché, storia vera, all’epoca, nel quartier generale Ford, arrivavano lettere di ammirazione, quasi dichiarazioni d’amore per la Gran Torino. Sentimenti a motore.
Fonte: www.lasettimanasportiva.it
franz60
00venerdì 17 aprile 2009 20:33
..... [SM=x54328] fratello.....

.....bellissimo il film del grande Clint Eastwood, Grantorino appunto !!..... [SM=x54348]

.....grande onore al merito, a Detroit (Michigan) la chiamarono così in onore della "Detroit" italiana, Torino appunto !!..... [SM=x54335]

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
giosamma
00sabato 18 aprile 2009 03:04
grande..... ben fatto... e grande macchina sicuramente
andreurka
00sabato 18 aprile 2009 08:52
gran torino
che sballo di macchina!!
stepsXD
00sabato 18 aprile 2009 10:46
E' uno dei simboli della storia delle auto Americane...

[SM=x54330] [SM=x54330]
DocEmmettBrown
00sabato 18 aprile 2009 13:51
Cosa darei per provarla almeno una volta!!!
ilmarchese78
00domenica 19 aprile 2009 11:52
da grandissimo appassionato di muscle car americane, questa mcchina non può che sballarmi. Sarebbe bello rivederne una edizione moderna come le sucitate Mustang e Camaro e io aggiungerei Dodge Challenger.
Comunque tra tutte le mitiche Muscle Car era di sicuro la meno potente.
La versione Red Tomato(quella di Starsky&Hutch per intenderci) aveva circa 250hp, ed era la più spinta tra le versioni create.
spillo75
00lunedì 20 aprile 2009 11:59
Vi posto un altra foto della Grantorino
stepsXD
00lunedì 20 aprile 2009 14:14
Bella anche questa.... [SM=x54330] [SM=x54332]
crl79
00lunedì 20 aprile 2009 15:11
uno dei miti delle muscle-car
Roberto8975
00martedì 21 aprile 2009 12:31
la stessa auto è stata usata nel telefilm stusky & hutch,
nella bella colorazione rossa con striscia bianca
la ricordate? [SM=x54328]
stepsXD
00martedì 21 aprile 2009 13:14
Re:
Roberto8975, 21/04/2009 12.31:

la stessa auto è stata usata nel telefilm stusky & hutch,
nella bella colorazione rossa con striscia bianca
la ricordate? [SM=x54328]




Come si può dimenticare... è un mito!!! [SM=x54330] [SM=x54330]
giosamma
00martedì 21 aprile 2009 19:40
si è presente anche in Fast end furious
di colore verde.... spettacolo......
stepsXD
00giovedì 23 aprile 2009 12:22
Re:
giosamma, 21/04/2009 19.40:

si è presente anche in Fast end furious
di colore verde.... spettacolo......




E' vero... bellissima!!! [SM=x54330]
spillo75
00venerdì 24 aprile 2009 09:26
Eccola quella di Starsky & Hutch [SM=x54363]
ilmarchese78
00lunedì 27 aprile 2009 13:46
Re:
giosamma, 21/04/2009 19.40:

si è presente anche in Fast end furious
di colore verde.... spettacolo......




Si esatto quella dell'ultimo Fast and Furious dovrebbe essere una Gran Torino '72, mentre quella di Starsky&Hutch è una Gran Torino Red Tomato del '70
speed4life
00lunedì 27 aprile 2009 13:52
che spettacolo...
la prenderei solo per ammirarla...
Ale.delta88
00martedì 23 giugno 2009 15:27
le auto americane hanno sempre il loro fascino
Borzoi
00lunedì 29 giugno 2009 19:43
Splendida...Anche Se Preferisco la Mustang :)
pinarolo
00lunedì 29 giugno 2009 22:42
...avete fatto caso che a volte si incontrano persone la quale era meglio non averle incotrate? ...bè quella persona sono io!!! [SM=x57160]
pinarolo
00lunedì 29 giugno 2009 22:44
Penso che la frase del film era questa, oppure mi ci sono avvicinato!!
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:17.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com