Prima della Cayenne

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spillo75
00venerdì 3 aprile 2009 12:32

Quando nel 1977 le forze armate statunitensi decisero di pensionare la mitica jeep “Willie” , quella che abbiamo visto tutti in un milione di film bellici, venne lanciata una gara d’appalto per la costruzione di un veicolo trasporto-truppe-materiali dotato di standard di sicurezza maggiori rispetto alle quattro viti e al po’ di tela che erano la base strutturale della Willie.

Lamborghini in Italia cominciò a studiare un mezzo con quattro ruote motrici, lungo cinque metri e più, con quattro porte per una maggiore abitabilità, coperto e blindato. Vi mise sotto il cofano il portentoso motore della Countach, ed ecco nato il SUV.

Naturalmente negli USA erano allo studio altre proposte, che vennero però sconvolte appena presentata la LM002: essa era tecnicamente e filosoficamente di un altro pianeta. Influenzati da quanto avevano visto, gli ingegneri militari svilupparono il progetto “Cheetas” che nelle sue evoluzioni seguenti sarebbe divenuto infine l’attuale Humvee, standard dei mezzi di trasporto militari, e non solo, odierni.

Lamborghini non si arrese: il suo LM002 era una vettura stradale prestata ai militari: usando il know how italiano nel design di interni sviluppò una suite su quattro ruote, in grado di far impallidire le più blasonate Rolls e Mercedes anche per quanto riguarda le prestazioni su strada, nonostante la mole e la derivazione outlander del progetto.

LM002, proprio per questa spiccata ed allora unica dote di ambivalenza, venne adottata come mezzo ufficiale della scorta di svariati emiri e sceicchi dell’area mediorientale, ancora oggi negli Emirati Arabi Uniti ve ne sono sessanta in servizio attivo in dotazione alla guardia personale del Re, ma era, e lo è ancor di più oggi, uno status symbol irrinunciabile per l’aristocrazia.

Il defunto Rais Saddam Hussein ne possedeva addirittura tre: uno per ogni garage che aveva nella capitale, tutti blu navy .Veramente Saddam possedeva anche una Ferrari 512 “testarossa” viola, una Bentley continental bianco perla e una rarissima Lamborghini Miura, pure questa viola(!).Oltre, naturalmente ad una pattuglia di Rolls, Mercedes e BMW di ogni epoca da far urlare qualsiasi appassionato di auto al mondo.

Ma la vera gemma erano gli LM002, magnificamente personalizzati su suo diretta ordinazione alla casa: blindati contro qualsiasi arma leggera e pesante, le portiere foderate di kevlar e piastre di ceramica potevano sopportare l’impatto di un missile anticarro, dotate di interni in cuoio fatti a mano di color rosso intenso, con un sistema di areazione/filtraggio in grado di reggere a un attacco chimico. Una favola, un’opera d’arte su ruote…

Quando i marines giunsero alle porte di Baghdad, Saddam diede ordine di disperdere,ed in alcuni casi di seppellire, la sua imponente collezione di auto. Chissà se nella buca nel quale lo hanno trovato pensava mai ai suoi gioielli?Certamente ci pensavano i soldati americani e i suoi nemici interni!

Buona parte della collezione è stata distrutta: rubata, vandalizzata per sfregio, usata come trofeo da giovani ragazzi dell’Idaho che si facevano fotografare alla guida di pezzi inestimabili, impegnati tra loro in mozzafiato “ un miglio secco” per le strade cittadine con le natiche poggiate su svariate centinaia di migliaia di dollari di ingegneria automobilistica…

Ma il peggio lo avrebbero riservato alla bellezza più rara: Rinvenuta l’ultima LM002 superstite nei sotterranei del ministero della difesa irakeno, i soldati non ebbero altra idea che usarla come mezzo “ di rappresentanza” del proprio comandante.

Ma quello splendore era ben noto in città:al terzo attentato il comandante pensò bene di tornare ad un più anonimo Humvee.Ma la resistenza dell’LM002 aveva attirato l’attenzione del nucleo sminatori del battaglione. In quel periodo del conflitto l’uso indiscriminato delle V.B.I.E.D, bombe telecomandate devastanti poste sulla strada nell’attesa dei mezzi militari, stava diventando tristemente frequente,si decise quindi di usare la LM002 rimasta come cavia, al fine di sperimentare l’effetto protettivo di certe piastre in titanio poste sotto i sedili a protezione degli occupanti.

Il diciotto Luglio 2004, a Baqubah, avvenne lo scempio. La LM 002 che vedete nella foto, una delle trecentoventotto prodotte in tutto, venne fatta deflagrare. Le piastre di titanio non funzionarono. L’esperimento fu inutile. Quest’auto non esiste più.

Gira una storia in rete: Pare che il marine colpevole di aver proposto l’uso sconsiderato della “Rambo-Lambo” , nomignolo affibbiatole negli USA durante gli anni ottanta, abbia scoperto il valore economico, ad oggi circa mezzo milione di dollari, e storico della LM002. Dicono ci rida sopra, “una volta ho fatto saltare la Lambo di Saddam, Rambo sono io…”

Speriamo non veda mai la Gioconda, o una delle opere di Keith Haring, chissà cosa potrebbe fare…

stepsXD
00venerdì 3 aprile 2009 13:24
Che storia.... [SM=x54346]
crl79
00venerdì 3 aprile 2009 16:01
ci hanno copiato il gippone siamo noi italiani l' inventori del suv
ilmarchese78
00venerdì 3 aprile 2009 16:18
Ne ho vista una dal vivo al Museo dell'auto di Ginevra, è fantastica
crl79
00venerdì 3 aprile 2009 16:28
Re:
ilmarchese78, 03/04/2009 16.18:

Ne ho vista una dal vivo al Museo dell'auto di Ginevra, è fantastica




anche io ne ho vista una qualche tempo fa e proprio mastodontica se la rapportiamo all epoca in cui e stata costruita
franz60
00venerdì 3 aprile 2009 17:11
..... [SM=x54328] fratello.....

.....grande Spillo, io ho avuto la fortuna di vedere dal vivo più di un modello di questo "Mostro", quando stavo a S.Giovanni in Persiceto (BO) in servizio, prima di ogni consegna, il collaudatore le provava sullp stradone S.Giovanni in P. - Funo, e spesso eravamo di controllo e lui si fermava sempre, da paura, il passaruota arrivava quasi alla spalla di un uomo normale !!.....

.....n.b. - S.Agata Bolognese è a 7 km da S.Giovanni in P. !!.....

.....pensate questa belva riesce ad andare sulla sabbia a 150 km/h !!.....

.....piccolo aneddoto in merito: - un giorno arriva una colonna di auto con scorta di Polstrada, era uno sceicco, che veniva ad ordinarne 6 di queste e 6 Countach, costavano nell'81/82, un miliardo e 200 milioni cadauna, le Coutach per le moglie ed i SUV per la polizia privata !!.....

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
spillo75
00venerdì 3 aprile 2009 19:01
A onor del vero non è scritta di mio pugno, ho solo dimenticato di citare la fonte:
www.lasettimanasportiva.it
Ecco fatto [SM=x54343] [SM=x54343]
andreurka
00venerdì 3 aprile 2009 19:17
suv
da non credere!!!!! cmq e' imponente!!!!
Macedonio78
00venerdì 3 aprile 2009 21:44
Molto interessante...mi piacerebbe vederne una dal vivo...
Marco78black
00sabato 4 aprile 2009 01:59
Altro che HUMMER,

questo "Toro di Sant'Agata" l'avrebbe incornato ad occhi chiusi!

ITALIAN STYLE [SM=x1454556]

american style [SM=x54336]
ilmarchese78
00sabato 4 aprile 2009 21:58
Re:
Marco78black, 04/04/2009 1.59:

Altro che HUMMER,

questo "Toro di Sant'Agata" l'avrebbe incornato ad occhi chiusi!

ITALIAN STYLE [SM=x1454556]

american style [SM=x54336]




[SM=x57154] Altro che Hummer. Questo è un toro infuriato, non quel bidone della raccolta differenziata della latta americano
franz60
00domenica 5 aprile 2009 01:10
..... [SM=x54328] fratello.....

.....vi giuro che sentire il rombo della Countach faceva paura, ma quando arrivava il "SUV2 aveva un suono cupo da far tremare lo stomaco, magari dovuto alle giuste modifiche per adattarlo al fuoristrada !!..... [SM=x54355]

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
franz60
00domenica 5 aprile 2009 01:13
..... [SM=x54328] fratello.....

.....guardate - QUI - !!.....

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
franz60
00domenica 5 aprile 2009 01:15
..... [SM=x54328] fratello.....

..... - QUI - QUI - QUI - e - QUI - il rombo, alzate il volume !!..... [SM=x54344]

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
franz60
00domenica 5 aprile 2009 01:22
..... [SM=x54328] fratello.....

.....e per chiudere diciamo anche che la linea dell'Hummer è copiata a piene mani dal Mostro Lamborghini !!..... [SM=x54348]

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
(AlEx!!)
00martedì 7 aprile 2009 23:52
ma ragazzi qualche nozione sul motore??
giosamma
00mercoledì 8 aprile 2009 00:16
Grande ragazzi .....
non la sapevo questa
stepsXD
00mercoledì 8 aprile 2009 08:29
Re:
(AlEx!!), 07/04/2009 23.52:

ma ragazzi qualche nozione sul motore??




Il motore dovrebbe essere quello della COuntach, V12 5200... [SM=x54355]
franz60
00mercoledì 8 aprile 2009 12:40
Re: Re:
stepsXD, 08/04/2009 8.29:




Il motore dovrebbe essere quello della COuntach, V12 5200... [SM=x54355]




..... [SM=x54328] fratello.....

.....confermato al 100%, motore Countach !!.....

.....ecco una recensione dell'epoca !!.....

..... - Lamborghini Countach -

- “Un auto destinata la futuro” , fu questo il commento di un appassionato alla vista del prototipo della Lamborghini Countach presentato nel marzo 1971 al salone di Ginevra. In effetti quest’auto era una show-car a tutti gli effetti, il design ultra futurista era completato dalle portiere ad azionamento verticale, la strumentazione era digitale. Addirittura, il retrovisore era a periscopio(e le dava il soprannome "periscopica"!) Peccato che molte di queste caratteristiche verranno accantonate nell’ industrializzazione, o meglio "artigianalizzazione", visto che la produzione della Automobili Lamborghini si attestava sui 40 esemplari consegnati-anno (cifre che fanno riflettere quando oggi si punta a 5000). Si dice che la Countach (in piemontese significa "stupendo") debba il suo nome alla reazione avuta da Bertone alla vista del progetto, realizzato da un suo dipendente - "un certo" Marcello Gandini -. In ogni caso, Countach è un nome che diventerà importantissimo nella storia della casa del toro.

Tornando al prototipo, si può dire che la sua denominazione completa era COUNTACH LP 5000 (longitudinale posteriore 5000 cc): montava un motore 12 cilindri derivato da quello della Miura sv. Una curiosità: originariamente questa vettura aveva ruote posteriori da 215, nell’ ultima evoluzione di questo bolide si arrivò a 345…

Grazie all’enorme successo di pubblico la casa decise di produrre in serie la vettura e così, nel 1974 vennero consegnati i primi esemplari di Countach Lp 400, prima vera auto di serie. Le modifiche erano sostanziali, la lunghezza aumentò di 13cm (arrivando a 4140 mm), le prese d’aria furono modificate per aumentare l’afflusso al motore, lo stesso v12 a 60 gradi - con due valvole per cilindro - venne "ridotto" a 4000 cc. Erogava 375 cv a 8000 giri/min (in America la potenza scendeva a 325cv per problemi ecologici). Il periscopio sparì per fare posto a specchietti retrovisori standard e la strumentazione digitale sostituita con una normale Stewart Warner. Le prestazioni rimasero "da urlo": 5,4 sec nello 0-100 e i 292 km/h di velocità lo testimoniano in pieno…..

La tenuta di strada era buona, sicuramente migliore a quella della Miura sv che andava a sostituire, la distribuzione dei pesi era del 41% anteriore e il 59% sul posteriore. Al telaio tubolare (diam. 40mm) era attaccata la pannellatura in alluminio che costituiva la carrozzeria, i freni erano a disco Girling su tutte le ruote. Nella primavera del ’77 Walter Wolf, il famoso preparatore tedesco, mise gli occhi sulla Countach e fece realizzare alla casa di Sant’Agata Bolognese due esemplari di dotati di Pirelli P7 da 335 al posteriore e di sospensioni ridisegnate dalla Dallara. Fu aggiunto, per la prima volta, un imponente alettone. Queste vetture piacquero così tanto all’ ing. Stanzani, allora direttore tecnico Lamborghini, che le sviluppò ulteriormente modificando anche una parte dell’ aerodinamica. Il risultato finale fu una Countach più “cattiva”, anche se il propulsore era sempre il conosciuto v12 . L’ introduzione di questa serie servì anche a razionalizzare la produzione, la strumentazione divenne Jaeger, l’abitacolo guadagnò 3 cm in altezza e vari interventi di razionalizzazione riguardarono l’ergonomia (pedali, leva del freno a mano).

La successiva versione "Lp 500S", si differenziava principalmente nel propulsore. Il conosciuto V12 venne ottimizzato, grazie all’ aumento di alesaggio e corsa (per complessivi 4754 cc ), alla modifica delle camere di combustione e con carburatori Weber maggiorati. Questo step della Countach adottava cerchi Oz in alluminio al posto dei Campagnolo in magnesio usati nelle serie precedenti. Sugli esemplari destinati al mercato d’Oltreoceano erano montati sui paraurti rostri in gomma per ottemperare alle severe norme americane.

Di Lp 500S furono prodotti 323 esemplari in tre anni sino al marzo 85, quando al salone di Ginevra venne svelata la "Super-Countach" ossia la Lp 500 Qv meglio conosiuta come "Quattrovalvole", questa vettura subiva un ulteriore potenziamento a 455 cv ottenuto grazie a sostanziali modifiche all’unità propulsiva - aumento della cilindrata a 5167 cc e ovviamente introduzione delle quattro valvole per cilindro - ma introduceva anche gomme anteriori maggiorate (225 al posto delle 205), sospensioni anteriori ridisegnate, nuovi pannelli portiera, aria condizionata di serie, impianto di ventilazione migliorato e prese d’aria d’aria per i freni posteriori modificate. I v12 delle vetture destinate al mercato USA avevano l’iniezione elettronica Bosch Ke-Jetronic mentre le altre erano ancora equipaggiate con i carburatori Weber ( i propulsori “statunitensi” avevano un 9% in meno di prestazioni). La Quattrovalvole resta e resterà per sempre la Countach per eccellenza, in quanto la versione successiva (la "25th anniversary") avrà ben poco in comune con il concept presentato a Ginevra nel 1971.

Realizzata per coprire il buco creatosi dal ritardo del progetto Diablo e per celebrare degnamente i 25 anni di storia della casa (1988), la "anniversary" presentava modifiche allo spoiler anteriore, che incorporava prese d’aria per i freni anteriori più capaci e all’alettone posteriore che presentava un disegno differente. I pneumatici erano i nuovi Pirelli "P Zero" montati su nuovi cerchi Oz. Le sospensioni ebbero solo piccoli ritocchi mentre il propulsore era sempre il v12 standard quattro valvole anche nelle versioni USA (iniezione Bosch solo su questi esemplari). Strutture a deformazione programmata furono installate all’anteriore e al posteriore, in modo da non richiedere il montaggio dei rostri in gomma nei modelli americani. La "25 th" è stata la Countach piu’ stabile mai progettata, la più venduta (ne furono prodotte 660) ma ahimè anche l’ultima prodotta. L’ ultimissimo esemplare uscito dalle linee di Sant’Agata Bolognese (5 luglio 1990) era finito in un elegante grigio metallizzato ed andò dritto al museo Lamborghini. Insomma, la Countach ha affrontato quasi 20 anni di carriera, ha affrontato innumerevoli passaggi di proprietà della ditta costruttrice ma è sempre riuscita a rendere omaggio all’origine del suo nome: COUNTACH. - ..... [SM=x54348]

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
mario_69
00giovedì 9 aprile 2009 23:17
Ho sbagliata la sesione gli moderatori modificati per favore
grazie...
franz60
00venerdì 10 aprile 2009 14:43
Re:
mario_69, 09/04/2009 23.17:

Ho sbagliata la sesione gli moderatori modificati per favore
grazie...




..... [SM=x54328] fratello.....

.....spostata !!..... [SM=x54348]

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
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