Per rendere i motori a benzina più economici ed ecologici, i costruttori di auto si affidano sempre più spesso ai motori a iniezione diretta che in particolari condizioni di carico parziale possono essere utilizzati con miscela magra. Questa soluzione offre consumi ridotti (dal 12 al 20%), ma richiede uno speciale catalizzatore che permette di accumulare gli NOx e una sonda NOx. Le sonde NOx garantiscono la massima precisione ed affidabilità nel controllo della rigenerazione del catalizzatore di NOx.
Funzionamento della sonda NOx
Nel funzionamento "magro" a carico stratificato, il punto d'esercizio del motore non è più caratterizzato dalla miscela stechiometrica (lambda = 1) e pertanto non rientra nella finestra di conversione ottimale del catalizzatore. È pertanto possibile che gli ossidi di azoto non siano più convertiti in modo ottimale e che la loro produzione aumenti in modo considerevole. Per questa ragione si utilizza un ulteriore catalizzatore in cui vengono temporaneamente intrappolati gli ossidi di azoto.
Il sensore NOx riconosce la saturazione della capacità di accumulo del catalizzatore e ordina alla centralina motore di passare per circa due secondi nella modalità "grassa" (λ<1). Gli ossidi di azoto si riducono e vengono convertiti in azoto innocuo. Nel funzionamento con miscela magra, questa "fase di rigenerazione" si ripete ogni 60 secondi circa.
Layout dei cavi
Le sonde NOx di NTK dispongono di sei cavi di collegamento. L'elemento riscaldante riceve la corrente tramite il cavo giallo e quello blu. Il segnale della corrente di pompaggio scorre attraverso il cavo bianco (Ip I (+)) e quello verde (IP II (+)), quello della cella di misura (Vs+) attraverso il cavo grigio. Il cavo nero rappresenta il collegamento a massa per la cella di pompaggio e di misurazione.
[Modificato da ///Mman 26/03/2017 22:48]
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