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Test Gomme invernali

Ultimo Aggiornamento: 21/12/2011 10:38
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Registrato il: 12/02/2011
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330 D 270 HP Anno 2006
14/12/2011 17:54
 
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Test gomme invernali in Svezia:
Pubblicato alle 19:18 in: pneumatici.it
Per provare a fondo le prestazioni delle gomme invernali (e misurare strumentalmente quanto siano più sicure rispetto a quelle estive in condizioni ambientali proibitive), ci siamo spinti fino in Lapponia. In aggiunta, nella terra dei laghi ghiacciati abbiamo anche verificato se siano effettivamente equiparabili (così le considera il codice della strada) alle catene da neve.

PIÙ FA FREDDO, PIÙ SONO EFFICACI - Quando la temperatura scende sotto i 7 °C non ci sono santi: se si vuole viaggiare sicuri non solo su neve o ghiaccio, ma anche su asfalto asciutto o bagnato, è necessario equipaggiare la propria auto con gomme invernali. Certo le cosiddette “termiche” non sono regalate, ma si tratta di un investimento assolutamente giustificato se si considera che, oltre a garantire versatilità di utilizzazione, praticità e un feeling di guida analogo a quello delle estive, essendo per la legge equiparate alle catene permettono di essere perfettamente in regola anche nel caso in cui si transiti sulle strade ove vi sia obbligo di avere le catene a bordo.


Test pneumatici in Svezia

NEVE, LAGHI GHIACCIATI E TANTE RENNE - Affrontando un viaggio di quasi 8.000 km fra andata e ritorno, siamo andati a provare a fondo le gomme invernali nei luoghi dove proprio non se ne può fare a meno: ad Arjeplog, nel cuore della Lapponia svedese, ove c’è pochissima gente, ma tante renne e… una sorprendente concentrazione di collaudatori e di prototipi. Non è, infatti, un caso che d’inverno le case automobilistiche si diano appuntamento proprio nei numerosissimi centri prove che qui, a partire dall’autunno, spuntano come funghi sulle rive dei numerosi laghi ghiacciati che affollano questa regione. Per il nostro test abbiamo scelto quello - attrezzatissimo - di Colmis (frequentato anche dal gruppo Fiat), ove abbiamo messo a confronto in condizioni veramente estreme, le gomme termiche con un treno di pneumatici estivi e di catene da neve.

COSA DICE IL CODICE - Sono sempre più frequenti i cartelli sulle strade di montagna e su quelle comunali o provinciali, che vietano il transito (solitamente dal 15 novembre al 15 aprile dell’anno successivo) se non si hanno le catene a bordo o non si calzano le gomme invernali. Per il codice della strada, infatti, le due soluzioni sono equivalenti. Non ci vuole tanto a capire che calzare gomme invernali sia molto più pratico che doversi fermare a montare le catene quando le condizioni atmosferiche peggiorano, ma bisogna essere sicuri di scegliere quelle giuste, verificando che sul fianco abbiano stampigliata la sigla M+S (Mud & Snow, cioè fango e neve), affiancate da un fiocco di neve stilizzato e dalla silhouette di una montagna. Per conoscere quelle ammesse per la propria vettura basta consultare il libretto di circolazione: al termine di ciascuna misura omologata compare una sigla di tre o quattro caratteri nella quale le cifre esprimono l’indice di carico (deve essere uguale o superiore a quello riportato) mentre la lettera individua il codice di velocità massima ammessa (che può anche essere di valore inferiore). Chi non è in regola, rischia sanzioni da 398 a 1.596 euro e il ritiro della carta di circolazione.

ABBIAMO CALZATO TRE TIPI DI “SCARPE”… - Pietra angolare del nostro test le gomme Yokohama IceGUARD iG30 con mescola nordica, basata su speciali componenti termoattivi (carbonio stratificato, silicio a struttura reticolata e mescola con microbolle) che permettono di raggiungere la temperatura ottimale di esercizio mantenendo il battistrada morbido anche in condizioni atmosferiche proibitive: in questo modo generano una sorta di “effetto ventosa” che le fa quasi “incollare” al fondo ghiacciato. L’iG30 è disponibile dalla misura 155/70 R13 75Q (a 120 euro IVA inclusa) alla 245/50 R18 100Q (603,60 euro). Per rappresentare la categoria delle gomme estive abbiamo scelto le Yokohama C.Drive 2 (caratterizzate dal battistrada asimmetrico e dall’elevato contenuto di silice che contribuisce a ridurre la resistenza al rotolamento e a contenere i consumi), mentre per le catene da neve abbiamo optato per le König T2 Magic (molto pratiche da montare, non peggiorano troppo il feeling di guida). Tutte e tre le calzature sono state alternativamente montate e provate sulla nostra Volkswagen Golf Variant.

… E LE ABBIAMO TORCHIATE PER BENE - Come è intuibile, l’obbiettivo di questo test non era certo stabilire se le gomme invernali vadano meglio sulla neve di quelle estive (un quesito dalla risposta ovvia), ma quantificare i vantaggi prestazionali in termini numerici che sono in grado di garantire, e se le termiche possano effettivamente tenere testa alle catene da neve. Grazie ai suoi amplissimi spazi e alla totale assenza di ostacoli, l’impianto di Colmis (realizzato su un enorme lago coperto da una coltre ghiacciata che arriva addirittura a 1,2 metri di spessore) è l’ideale per valutare i rischi che si corrono affrontando una strada scivolosa e innevata con le tre citate “calzature”. Sull’enorme rettilineo principale lungo ben più di un chilometro, abbiamo verificato l’accelerazione e la frenata, mentre su un sinuoso circuito di handling lungo 950 metri abbiamo valutato la guidabilità della vettura in condizioni limite… Tutte le prove dinamiche sono state effettuate con l’Esp disinserito.

ORA LA PAROLA VA AI RISULTATI - È quasi ozioso sottolineare che il responso degli strumenti risulta completamente a favore delle gomme invernali, che sono decisamente superiori anche sul fronte del comfort di marcia e della praticità. Grazie alla loro mescola più morbida e alle particolari lamelle del battistrada aderiscono al ghiaccio senza devastarlo come fanno le catene, mantenendo una elevata sensibilità di guida. Per questo sul circuito di handling le termiche riescono a distanziare di 11” le pur mordenti catene (che trasmettono una elevata sensazione di sicurezza e con le quali, per brevi tratti, abbiamo sfiorato anche i 60 km/h) e di ben 31” le gomme estive.

LE CATENE SEMBRANO “RAMPONI ROTANTI” - Nelle prestazioni in accelerazione e in ripresa pensavamo sinceramente che le catene avessero la meglio, ma alla fine - dati strumentali alla mano - sono ancora le gomme termiche a svettare: nello spunto da fermo le prime mordono con più efficacia, ma già superati i 30 km/h le seconde prendono il sopravvento fino ad accumulare un notevole vantaggio (due secondi tondi) al traguardo dei 50 km/h (che è il limite di legge per le catene). In frenata le invernali si fermano mediamente in poco più di un terzo dello spazio necessario per quelle estive, ma prevalgono anche sulle catene, rispetto alle quali si fermano in uno spazio inferiore del 50%.




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