///Mman, 11/08/2012 10.16:
Gonfiare le gomme più del necessario. In realtà guidare con i pneumatici a pressione troppo alta provoca un consumo aggiuntivo quantificato al 2% per ogni psi (pound per square inch), secondo i test della rivista americana Popular Mechanics. Oltretutto diminuisce anche la risposta del veicolo, e aumenta il rischio di veder scoppiare una gomma.
Su questo aspetto ho dei dubbi. Anni fa su una rivista automobilistica lessi un'articolo della Michelin sui pneumatici "verdi" cosiddetti a basso coefficiente di rotolamento.
Secondo i loro studi un pneumatico gonfiato a 3,5 bar (anzichè a 2) aveva un basso coefficiente di rotolamento, quindi faceva consumare meno, ma a quella pressione la carcassa era deformata, quindi il pneumatico era pericoloso per l'instabilità e si sarebbe consumato precocemente al centro. I pneumatici X Green (così li chiamò all'epoca la Michelin) gonfiati alla corretta pressione, eguagliavano quasi la scorrevolezza del pneumatico normale gonfiato a 3,5 bar
senza perdere nulla sul piano delle prestazioni e dell'uniformità di consumo del battistrada.
///Mman, 11/08/2012 10.16:
Riempire le gomme di azoto. Anche se alcuni garagisti potrebbero presentarvela come l’ultima trovata per risparmiare carburante e migliorare la performance del vostro veicolo, in realtà si tratta di un abbaglio senza alcun vantaggio reale. L’azoto viene effettivamente utilizzato nei pneumatici al posto dell’aria compressa in alcune macchine da corsa ed in aeronautica, ma per altri motivi.
Sui depliant che pubblicizzano l'azoto per gonfiare le gomme viene scritto che fa rispermiare carburante. Ciò è vero, ma c'è un però.
Secondo una studio, circa il 50% degli autoveicoli circola con i pneumatici ad una pressione più bassa di quella corretta e ciò fa consumare più carburante. I pneumatici gonfiati con aria andrebbero controllati ogni 2 settimane, mentre invece c'è che li controlla anche ogni 2... anni!!!
Chi gonfia i pneumatici con azoto invece può permettersi di allungare i controlli ogni 6 mesi, perché la componente dell'aria che riesce a "fuggire" dall'interno del pneumatico è l'ossigeno (l'aria è composta principalmenta dal 78% di azoto e 21% di ossigeno), che è più volatile, leggero e molecolarmente più piccolo dell'azoto.
Essendo il pneumatico gonfiato solo con azoto, questo farà più fatica ad uscire e quindi la gomma rimarrà gonfia più a lungo.
Il vantaggio in termini di consumo per chi gonfia le gomme con azoto ci sarà, ma solo per quei pigroni che controllano la pressione ogni passata di papa. Chi invece controlla frequentemente la pressione dei pneumatici gonfiati con la semplice aria non avrà nessun giovamento gonfiandolo con azoto.
Oltre a questo discorso dei consumi, l'azoto ha il vantaggio di dilatarsi meno dell'aria all'aumentare della temperatura, quindi l'impronta a terra del pneumatico rimarrà costante anche ad alte temperature e poi essendo privo di ossigeno, il pneumatico non può scoppiare per surriscaldamento (cosa che spesso avviene sui camion, e i brabdelli di pneumatici che si incontrano in autostrada ne sono la prova), quindi in certi usi è vivamente consigliato (autotrasporti, aeronautica, competizioni, ecc...)
///Mman, 11/08/2012 10.16:
Fare il pieno di mattina, quando la temperatura è più fresca e i molti fluidi sono più densi: leggenda metropolitana. I serbatoi della benzina stanno sottoterra, dove le temperature variano poco nel corso delle 24 ore.
///Mman, 11/08/2012 10.16:
Andare in discesa con la folle. Falso, perché l’auto generalmente consuma anche quando non si accelera.
Questo è vero, e sulle nostre bimmer è facilmente verificabiile guardando quella lancetta che indica il consumo (sotto al contagiri).
Procedendo in discesa di solo freno motore, quindi senza dare minimamente gas, la lancetta va a zero (leggasi cut-off, dispositivo che toglie alimentazione al motore quando non è necessaria).
Se nella stessa circostanza mettiamo a folle, la lancetta non stà a zero, ma si avvicina ai 2lt x 100km perché il motore ha bisogno di carburante per rimanere in moto ed il cut-off non entra in funzione.
///Mman, 11/08/2012 10.16:
Cambiare spesso il filtro dell’aria. Non serve, perché i filtri moderni sono progettati per funzionare meglio quando sporchi (la polvere funziona da filtro aggiuntivo). Il Dipartimento dell’energia americano conferma con uno studio del 2009 questa realtà controintuitiva.
Su questo non mi pronuncio ma ho dei dubbi. Io mettendo il filtro in cotone che è più permeabile di quello originale in carta un leggero miglioramento nei consumi l'ho riscontrato. Questo starebbe ad indicare che un filtro più "libero" fa consumare meno di uno "ostruito".
Se è vero che la polvere accumulata sul filtro ne aumenta il potere filtrante è altrettanto vero che l'aria farà più fatica ad entrare nel motore ed i pistoni saranno più "frenati" in aspirazione perchè dovranno fare uno sforzo maggiore per far passare l'aria attraverso il filtro. Facendo un esperimento, se aspirassimo dell'aria con una siringa attraverso un filtro sporco, uno pulito e senza nessun filtro, nel primo caso faremo più fatica per tirare la siringa, quindi avremmo un maggiore dispendio di energia a scapito del rendimento energetico. Il pistone in aspirazione fa lo stesso lavoro che noi faremmo con la siringa...
Se fosse così allora non servirebbe neanche cambiare il sacchetto dell'aspirapolvere!!! Invece mi pare che più il sacchetto è sporco e meno aspira, ma il motore consuma la stessa corrente corrente pur aspirando meno.
[Modificato da Marco78black 13/08/2012 05:36]
Quando il potere dell'amore supererà l'amore per il potere, solo allora l'uomo conoscerà la pace...