C'era una volta alla 24 Ore di Le Mans...
L'idea delle Art Car BMW nasce nel 1975, quando Hervé Poulain, banditore d'asta
e pilota d'auto da corsa, decide di celebrare la sua prima pole position alla
24 Ore di Le Mans affidando all'amico artista Alexander Calder la sua BMW 3.0
CLS. Calder decorò l'auto e il risultato fu accolto con grande interesse da
parte della Casa di Monaco. Si decise di ripetere l'esperimento nel corso degli
anni successivi prendendo contatti con altri 14 artisti che trasformarono in
esemplari unici le BMW a loro affidate, oggi vere e proprie opere d'arte.
Artisti di tutto il mondo hanno partecipato alla creazione di questa collezione
d'auto unica nel suo genere. Le BMW Art Car sono l'espressione di artisti quali
gli americani Frank Stella, Roy Lichtenstein, Andy Warhol, Robert Rauschenberg,
l'austriaco Ernst Fuchs, l'aborigeno australiano Michael Jagamara Nelson, l'
australiano Ken Done, la giapponese Matazo Kayama, l'architetto-scultore delle
Canarie César Manrique, il tedesco A. R. Penck, la sudafricana Esther Mahlangu,
l'italiano Sandro Chia, l'inglese David Hockney e per ultima in ordine
cronologico la statunitense
Jenny Holzer.
Da Calder (1975) a Jenny Holzer (1999)
Nel 1975 lo statunitense Alexander Calder da vita alla collezione trasformando
in opera d'arte la sportiva BMW 3.0 CSL. Sarà anche una delle ultime opere
realizzate dall'autore prima della sua scomparsa (New York, 1976). Dati tecnici
della BMW 3.0 CSL: motore 6 cilindri, 4 valvole per cilindro, doppio albero a
camme in testa, cilindrata 3210 cm cubici, potenza 480 cavalli, velocità max
291 km/h.
Nel 1976 l'incarico di continuare la collezione è affidato a Frank Stella
(USA), in quanto artista di fama internazionale e appassionato di corse d'auto.
Egli trasformò la BMW 3.0 CSL in Art Car, utilizzando come motivo principale
una griglia bianco e nera, ispirata ai fogli di carta quadrettati usati nei
disegni tecnici, e tagliata da linee e disegni tratteggiati. Nello stesso anno
la vettura così pitturata prese parte anche alla 24 ore di Le Mans.
Nel 1977 l'artista pop Roy Lichtenstein (USA) trasforma la BMW 320i Group 5
Race Version nella terza Art Car BMW. I grossi punti neri e le colorate linee
gialle che partono da un sole stilizzato si ispirano da un lato al mondo dei
fumetti e dall'altro a tutti quegli elementi del mondo reale che una macchina
'mostra' a chi la guida nella sua lunga esperienza di vita.
Per il quarto anno consecutivo spetta a uno statunitense realizzare una nuova
Art Car BMW. Questa volta viene chiamato in causa il famoso artista pop Andy
Warhol. La BMW M1 Group 4 pensata da Warhol, che proprio nell'auto vedeva un'
opera d'arte in movimento, venne dipinta dallo stesso artista con quell'
approccio spontaneo e diretto che ne riproduce perfettamente lo stile.
Nel 1982 il pittore e scultore austriaco Ernst Fuchs (Austria) trasforma la BMW
635 CSi in una nuova BMW Art Car: sulla vettura disegna una lepre che
attraversa un'autostrada di notte saltando sopra un'auto in fiamme, ispirandosi
a un suo lontano sogno fatto all'età di cinque anni.
Nel 1986 lo statunitense Robert Rauschenberg, pioniere della pop art, viene
chiamato dalla Casa di Monaco per realizzare la sesta Art Car BMW. Come modello
utilizza una BMW 635 CSi, una vettura di serie, a differenza di quelle da corsa
fino a oggi utilizzate per realizzare la collezione. L'utilizzo di elementi
naturali come alberi ed erba nella decorazione dell'auto servono al''artista
per a sottolineare i problemi ambientali legati al massiccio utilizzo delle
auto nella società contemporanea.
Le Art Car cominciano a fare il giro del mondo e nel 1989 è l'artista aborigeno
Michael Jagamara Nelson a creare una nuova Art Car. Ispirandosi ai tratti
caratteristici della sua terra, l'Australia, immagina la BMW M3 Group A come un
paesaggio visto dall'alto, fortemente ispirato dalla locale arte Papunya.
Nello stesso anno è ancora un artista australiano, il pittore e grafico
pubblicitario Ken Done a elevare a opera d'arte la BMW M3 Group A Racing
Version. "Ho dipinto pappagalli e pesci pappagallo - disse Done all'epoca-.
Entrambi sono stupendi e capaci di muoversi a velocità incredibili. Ho voluto
che la mia Art Car BMW esprimesse le stesse qualità."
Nel 1990 la realizzazione delle Art Car BMW passa dal Giappone per mano del
pittore Matazo Kayama, che utilizza una delle sue più famose tematiche, "Snow,
Moon and Flowers", sulla BMW 535i.
La produzione BMW continua ancora nel 1990. L'artista e architetto César
Manrique (Spain) si ispira alle diverse concezioni del movimento, cercando di
unire in un unico oggetto, la BMW 730i, nozioni come 'velocità' e
'aerodinamica' con il concetto di 'piacere estetico'.
Per la prima volta nel 1991 un artista tedesco, A.R. Penck (nato Ralf Winkler a
Dresda nel 1939) viene chiamato a proseguire la collezione di Art Car BMW. Il
modello scelto è la BMW Z1, che Penck trasforma in un universo astratto di
caratteri, simboli e numeri.
La collezione scopre nel 1991 un nuovo continente: l'Africa. L'artista
sudafricana Esther Mahlangu, prima donna a creare una BMW Art Car, trasferisce
sulla BMW 525i tutta la forza della locale arte 'Ndebele', unendo la tradizione
tribale all'alta tecnologia moderna.
La BMW M3 GTR è l'unica Art Car a essere stata realizzata da un artista
italiano. Nel 1992 il pittore fiorentino Sandro Chia riproduce su questa auto
da corsa i volti e i graffiti tipici delle sue opere.
Nel 1995 l'inglese David Hockey 'spoglia' la BMW 850 CSi rendendo visibili le
parti interne: motore, sedili, pilota e persino il cane dell'artista vengono
stilizzati e dipinti sulla superficie esterna. L'utilizzo del colore verde
simboleggia una delle attività preferite dall'artista: guidare in libertà
ammirando i paesaggi e la natura circostante.
La BMW V12 Le Mans Roadster è la più recente tra le Art Car. Preparata nel
1999, l'artista statunitense Jenny Holzer esalta sul prototipo BMW l'atmosfera
del mondo delle corse con pochi tratti di penna e sei brevi testi composti da
lettere cromate in pittura fosforescente.
La collezione Art Car BMW in miniatura
Oggi le Art Car BMW sono alla portata di tutti attraverso le fedeli miniature
della BMW Art Car Collection. Realizzate in scala 1:18, i modellini sono
riproduzioni fedeli agli originali, sia nel design, sia nella riproduzione
delle caratteristiche tecniche della meccanica sia nella scelta dei materiali.
Ogni modellino viene presentato su un piedistallo, corredato da un box di
plexiglas e dal catalogo BMW Art Car Collection. Una confezione elegante e
sicura che garantisce la migliore protezione ai modellini e un'esposizione
raffinata, in linea con l'esclusività della collezione.
A oggi sono state realizzate le seguenti miniature: la BMW 3.0 CSL di Alexander
Calder, la Le Mans Roadster V12 di Jenny Holzer, la BMW M1 Gruppo 4 di Andy
Warhol, la M3 GTR di Sandro Chia, la BMW 730i di César Manrique, la BMW 320i di
Roy Lichtenstein, la sportiva BMW 3.0 CSL di Frank Stella, le due BMW 635 CSi
di Ernst Fuchs e di Robert Rauschenberg, la BMW M3 Gruppo A di Michael Jagamara
Nelson, la BMW Z1 di A.R. Penck, la BMW M3 Gruppo A di Ken Done, la BMW 850 CSi
di David Hockey, la BMW 535i di Matazo Kayama e la BMW 525i di Esther Mahlangu.
Come e dove trovare i modellini da collezione BMW
Considerati un'estensione dell'universo BMW, i modellini da collezione si
possono acquistare presso gli showroom BMW in Italia.
[Modificato da speed4life 10/02/2011 14:25]
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