Il crescente interesse di alcuni importanti mercati nei confronti delle vetture ecologiche potrebbe indurre il gruppo BMW ad aggiungere una quarta marca alle attuali BMW, Mini e Rolls-Royce.
Secondo quanto ha dichiarato ad "Automotive News" Stefan Krause, responsabile vendite e marketing di BMW (nella foto), il nuovo marchio consentirebbe di realizzare modelli, anche a trazione anteriore, caratterizzati da emissioni e consumi particolarmente ridotti, che non potrebbero essere sviluppati da BMW, Mini e Rolls-Royce senza danneggiare l'immagine costruita negli anni.
Questa, comunque, non è l'unica possibilità presa in considerazione dalla Casa bavarese. Tra le alternative vi sarebbe quella di trasformare Mini in un marchio ecologico, ma vi sono molti timori nel procedere in questa direzione per il rischio di danneggiare e diluire con troppi prodotti l'ottima immagine finora costruita.
La BMW avrebbe anche considerato l'ipotesi di acquistare la Saab o la Volvo, marchi svedesi da anni associati a prodotti politicamente corretti, ma questa possibilità è già stata scartata. Bocciata pure l'idea di fare rivivere uno dei marchi storici inglesi dei quali BMW detiene la proprietà dai tempi dell'acquisto di Rover e mai ceduti, come Austin Healey, Riley e Triumph.
Si sa quindi quanto l'azienda tedesca ha deciso di non fare, ma non come procederà in futuro. Del resto, i dubbi all'interno del gruppo sono molti e poggiano su un quesito di fondo: quanti clienti vorrebbero un marchio BMW "verde"? La battuta di Stefan Krause è significativa: "Si parla tanto di vetture ecologiche a party o avvenimenti mondani, ma poi questa gente torna a casa guidando una M6".
(Quattroruote, 21 gennaio 2008)