Google «squalifica» la Bmw.de

E' una notizia vecchia-vecchia... le cose sono tornate alla normalità, ma guardate cosa era successo nel lontano 2006 :

BERLINO. Bmw imbroglia gli utenti Internet. Ricorre a tutti i trucchi e le manipolazioni possibili per comparire in testa a elenchi lunghissimi. I suoi esperti di informatica utilizzano pagine «invisibili» agli utenti, parole-chiave come «automobili nuove», «vetture usate», «Km 0» per fuorviare la ricerca.E portare sul suo sito chi vuole cambiare macchina e prenderla magari di un'altra marca. Questa è l'accusa di Google, il motore di ricerca più diffuso al mondo, che ha espulso dalle sue liste il sito web tedesco delle «Bayerische Motoren Werke», Fabbriche di motori bavaresi. Ora chi cerca Bmw.de va a finire sul sito Bmw. com, il sito internazionale.

E' la pena più dura, riservata ai casi più gravi di «webspam». Nel gergo, viene chiamata «condanna a morte»: il bando da qualunque risultato di top search, e il degrado del PageRank al valore più basso possibile. La scomparsa dal mondo Internet. Con tutto ciò che comporta. Le pagine incriminate non sono più in rete da giovedì scorso. Se adesso si fa una ricerca «auto usate Bmw», come primo risultato non c'è più Bmw.de, ma il concessionario AutoScout24.de. Quante fossero le pagine scorrette, non si sa. Ma per averne un'idea, basta fare la ricerca «Bmw.de» sul motore Yahoo: escono 41.500 pagine.

Da Monaco di Baviera il portavoce Bmw non si mostra particolarmente preoccupato: «Sono già in corso colloqui e siamo certi che presto Google rimetterà in circuito le pagine del sito web www.bmw.de». Anche da Google sembrano concilianti. Dice Matt Cutts, l'ingegnere informatico della Google che ha seguito il caso: «Se Bmw promette di non usare più in futuro trucchi di questo genere per modificare i risultati, e ci comunicherà i nomi dei responsabili delle pagine contaminate dal webspam, il suo rientro in Google potrà avvenire entro breve».

Il caso Bmw non è nuovo. I trucchi per battere i concorrenti e finire in cima ai risultati di ricerca sono cominciati a metà degli Anni 90, con i pionieri del web-marketing. Allora i motori di ricerca venivano condizionati con la parola chiave «sesso». Oggi si ricorre alle cosiddette pagine-doorway, ma l'obiettivo - e il risultato finale - è sempre il medesimo. Che anche una società come Bmw ricorresse a questi trucchi, ha destato però stupore. «Questo è spam, detto anche "cloaking"- ha dichiarato il portavoce di Google, Stefan Keuchel - e noi abbiamo regola di procedere contro i colpevoli. Siamo sicuri che la maggior parte degli utenti ci sarà grata».

Bmw non ha negato di usare le pagine-doorway né di usare la parola chiave «vetture usate» per portare gli utenti Google sulla sua home page. Lo ha detto il suo portavoce: «Bmw ha violato le regole, che sono definite in modo chiaro. E Google ha reagito cancellando le pagine. Però nel mondo dell'economia tutto questo è considerato legittimo. Qualunque imprenditore ha interesse a far comparire le sue informazioni il più in alto possibile nella lista di ricerca. Invece i motori di ricerca tendono a spingere le pagine secondo i criteri di popolarità dei loro programmi». D'altra parte, erano due anni che lo «spam» andava avanti. Quando, giovedì scorso, sui blog si è diffusa la notizia che Bmw era nel mirino, gli esperti di informatica della società hanno provveduto a cancellare le pagine incriminate. Ma era già troppo tardi La cancellazione non sembra far soffrire particolarmente Bmw.

A differenza di pagine oscure, che ricorrono allo «spam» per essere in qualche modo visibili, la fabbrica tedesca non rischia certo di finire nel limbo virtuale. Quasi nessuno infatti ha bisogno di un motore di ricerca per trovare la pagina Bmw. «Solo una minima parte dei visitatori del nostro sito arriva attraverso Google - dice ancora il portavoce -. Dalla Danimarca all'Australia, dalla Russia alla Malesia, la società si è assicurata tutti gli indirizzi possibili, come se vivesse in una versione web delle nazioni registrate all'Onu».

vogliamo essere sempre i primi....

Bmw deve avere la meglio anche sul web non c'è dubbio.

..... fratello.....

.....beh del resto è risaputo che con i "motori" ci sa fare !!.....

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