[contrassegno] Dal parabrezza via il contrassegno assicurazione dal 18 ottobre

Dal 18 ottobre 2015 non sarà più obbligatorio esporre il contrassegno di assicurazione, lo “storico” tagliando giallo che dal 1970, cioè da quando è entrata in vigore la legge che ha introdotto l’obbligo di assicurarsi, fa bella mostra di sé sui parabrezza delle nostre auto. Non sarà più obbligatorio esporlo ma non sarà obbligatorio toglierlo. Chi vorrà potrà lasciarlo tranquillamente dov’è. Tra l’altro per un periodo di tempo indeterminato le compagnie potranno continuare a inviarlo ai propri clienti al momento del rinnovo o alla stipula di una nuova polizza.

Che cos’è il contrassegno? Il contrassegno è quel tagliando “giallo” che certifica che il veicolo è assicurato. Contiene il nome della compagnia, il tipo di veicolo, la targa e la scadenza della polizza e va obbligatoriamente esposto “nella parte anteriore del veicolo”.

Il contrassegno di assicurazione è molto falsificato (secondo una stima Ania in Italia circolano 3,9 milioni di veicoli senza copertura, molti dei quali con contrassegno falso). Insomma, il “tagliando” giallo non è più ritenuto attendibile al fine di provare la copertura assicurativa del veicolo sul quale è esposto. Per questo motivo nel 2012 il legislatore ha imboccato la strada della dematerializzazione attraverso la creazione, presso la motorizzazione civile, di una banca dati dei veicoli assicurati alimentata in tempo reale dalle compagnie alla stipula di ogni nuova polizza o al rinnovo della copertura.

Come si fa a sapere se un veicolo è assicurato? Non esistendo più il contrassegno, la copertura assicurativa può essere provata solo dalla presenza della targa nel database del ministero delle infrastrutture. Database al quale può accedere chiunque attraverso il Portale dell’automobilista (www.ilportaledellautomobilista.it), sezione “servizi online”, pagina “verifica copertura assicurativa”. Basta inserire il numero di targa del veicolo per sapere se quel veicolo è assicurato oppure no. Si può fare anche da remoto con le apposite applicazioni per smartphone.