Intervista a Reithofer sul futuro Bmw

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///Mman
00venerdì 10 novembre 2006 22:47


Norbert Reithofer, 50 anni, dal 1987 in Bmw e da poche settimane al vertice dell’azienda bavarese, svela ad AutomotiveNews i piani per il futuro.

Secondo alcuni analisti i margini Bmw non sarebbero molto alti, cosa ne pensa, pur considerando che le vendite Bmw sono buone...


Ho bisogno di almeno 3 mesi per analizzare la situazione approfonditamente. A marzo di quest’anno abbiamo raggiunto un profitto di 4 miliardi di euro, è anche vero che i costi per materie prime e produzione sono aumentati di 200 milioni di euro, ma restiamo un marchio sano e con buoni margini. Da sempre per noi prima vengono i profitti, poi i volumi di vendita. E’ chiaro che non puoi aumentari i profitti se non aumenti un po’ anche la produzione. Se resti nelle nicchie di mercato in cui sei, con la concorrenza attuale, non hai profitto nel giro di 5 anni.



E’ vero che certi marchi importanti sono troppo grandi per fallire?

Eravamo abituati a pensare, solo qualche anno fa, che grandi gruppi automobilistici, nell’ordine di 5-6-7 milioni di auto prodotte all’anno, sarebbero sempre appetibili finanziariamente. Non è più così.

Le sue chiavi per il successo?


La capacità di anticipare e seguire i cambiamenti è cruciale per restare competitivi e la grandezza non è più una garanzia di sopravvivenza. Noi in Bmw siamo in gradoni cambiare un modello sino ad appena 6 giorni prima che venga prodotto. Ma questa flessibilità ha ovviamente dei costi. Tra il 1996 ed il 1997 per Bmw ci fu la svolta: capimmo che il mercato dell’automobile sarebbe diventato “volatile” se mi passate il termine, così aumentammo la flessibilità della nostra produzione. Fu una scelta vincente.

Anche BMW ha scelto la strada dei motori a iniezione diretta, è così vantaggiosa?


I consumi scendono in media dell’8% e ben si abbina al nostro sistema VALVETRONIC.

I modelli “premium” continueranno ad aumentare nel prossimo anno?


In Germania sono il 30% del totale. Negli USA erano il 3.5% nel 1990 oggi sono 11.6%. Negli USA non arriveremo al 30% ma al 15-20% si e questo rappresenta un enorme potenziale in termini di volumi.


Quali sono le due sfide tecnologiche più urgenti per BMW?

Ridurre le emissioni di CO2 in Europa e di NOx in USA.


Rolls Royce rappresenta un successo per voi?

Per noi era importante entrare in quel segmento e rilanciarla. Non c’era posto per una Bmw a 250.000 euro…

..e le vetture ibride? [SM=x54331]


Abbiamo siglato accordi con GM e Daimler Chrysler per sistemi ibridi, questo ci permette di essere sicuramente competitivi nei prossimi anni…
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