Un’automobilista britannica ha minacciato di citare in giudizio il sindaco e l’intera amministrazione comunale qualora venga applicato un limite di velocità giudicato incongruo, tanto severo da provocare seri danni al motore di una BMW 320d. Questa curiosa vicenda è raccontata dal Daily Mail ed ha per protagonista Diane Greenwood, che risiede nella contea inglese del Lancashire dove verrà presto introdotto il limite di 20 mph (32 km/h) su tutte le strade dei quartieri residenziali. “In quarta marcia la mia BMW non riesce a tenere le 20 miglia orarie – si è lamentata la signora Greenwood -. Sono quindi obbligata a scalare in terza, ma così emetto una quantità maggiore di sostanze inquinanti e consumo di più”.
“Ritengo sia giusto introdurre il limite di 20 mph davanti alle scuole, ma qui nel Lancashire vi sono anche tante strade scorrevoli e larghe – ha proseguito la battagliera automobilista, madre di due bambini –. Questo provvedimento non è solo inutile ma anche controproducente. Possiedo la 320d da appena un anno, ne sono affezionata e non posso permettermi di sostituirla con un’altra automobile di minori dimensioni. Se la mia BMW accuserà dei danni allora citerò in giudizio l’amministrazione e l’obbligherò a rimborsare i costi di eventuali riparazioni”, ha concluso la Greenwood.
La vicenda ha assunto contorni quasi farseschi dopo l’intervento in risposta di Anna Semlyen, responsabile della campagna ‘20’s Plenty for Us’ e principale sostenitrice del mini-limite. “La signora guida una BMW e per questo motivo non credo sia interessata all’ambiente. Chi possiede una BMW si preoccupa unicamente del suo status – ha ribattuto la Semlyen –. Tengo inoltre a sottolineare che le BMW sono prodotte in Germania, dove molte città impongono limiti di 30 km/h. Per questo motivo la signora denota ignoranza e scarsa conoscenza dell’argomento. In tribunale, qualora si arrischiasse a dare atto alla propria minaccia, non riuscirà mai a vincere”. Ventisette amministrazioni comunali introdurranno a partire dal 2013 il suddetto limite di 20 mph, con l’intento di ridurre gli incidenti del 20%, le emissioni del 12% ed anche i tempi di percorrenza: ciascun automobilista impiegherà 40 secondi meno per compiere il suo tragitto quotidiano.