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| | Serie 3 restyling E90 318i | |
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  01/03/2019 11:10 | |
Ci vuole davvero occhio per capire che si è di fronte ad un'auto nuova, eppure una volta che i nuovi modelli si vedranno su strada le versioni precedenti appariranno subito vecchie perché i due reni davanti sono molto più caratterizzati, la fiancata s'è allungata e il posteriore è assai più muscoloso, col solito risultato di un'auto così uguale e così diversa da non deludere i fedelissimi e da attrarre i nuovi potenziali clienti. La nuova X5 arriverà a metà novembre, con una forchetta di prezzo compresa tra i 64.500 euro della versione d'ingresso della xDrive 30d e i 91.500 della versione M50d con tre turbo compressori, così potente e così costosa da essere sogno proibito per troppi.
Le premesse più eccitanti non si possono verificare con un primo assaggio, per quanto effettuato a nord di Vancouver su un percorso di 500 km che ha compreso autostrade molto veloci, piacevolissime strade di montagna e un vivace tratto di fuoristrada puro. Il Costruttore ha infatti annunciato una sensibile riduzione dei consumi che per il modello provato, la X30d (6 cilindri a gasolio con 258 CV), certamente best seller in Italia, sarebbe del 17%, molto approfittando della guida in Eco Pro ideata proprio per chi vorrà limitare al massimo i consumi. Tantomeno non si possono percepire al volante le dimensioni aumentate di poco (mezzo centimetro in larghezza e tre centimetri in lunghezza) mentre si apprezza tutto il peso diminuito di molto (90 kg).
Fatte queste premesse, la cosa che colpisce di più è la marcia su asfalto: a dispetto di dimensioni esagerate, la tenuta di strada è infatti sorprendente a prescindere dalle quattro possibili opzioni di guida che vanno dalla già citata Eco Pro, all'assetto Confort, per passare a Sport e a Sport+. Nei primi due casi si privilegia un'andatura tranquilla, ma anche nel misto veloce le risposte sono molto efficaci, e la palpabile morbidezza delle sospensioni non impedisce manovre un po' estreme anche senza intervenire con cambiate elettroattuate grazie alle palette dietro il volante. In Sport, invece, le cose cambiano sensibilmente, con la sorpresa che la confortevolezza non ne risente troppo mentre il motore è molto più aggressivo e la precisione delle traiettorie si fa più raffinata. In sintesi qui la vettura dà il meglio di sè senza impegnare il guidatore, cosa che invece può accadere in Sport+ quando l'assetto dinamico si fa ancor più corsaiolo perché viene limitato l'intervento dell'Esp e pure quello del controllo di trazione. La goduria è allora massima, ma siccome l'occasione fa l'uomo ladro, il rischio di andare oltre il limite esiste e la padronanza di un mezzo che ha dimensioni importanti può diventare problematica per chi ha più coraggio e incoscienza che dimestichezza con la guida veloce.
Il test offroad, per contro, non è stato probante quanto quello su asfalto: da un lato il tracciato non presentava situazioni estreme, anche perché le larghissime coperture su cerchi da 19 pollici non sarebbero state idonee per affrontarle, e poi perché ormai i sofisticatissimi controlli elettronici fanno tutto da soli se si usa l'accortezza di viaggiare a bassa andatura. Esame superato con lode anche per il cambio automatico a otto rapporti: una vera sciccheria che garantisce la marcia giusta in ogni momento e ci abbina adesso anche lo Start&Stop in versione molto evoluta, così che l'uso cittadino rimane gradevole anche nel continuo accendi-spegni del motore.
Nel mare di accessori che spuntano da ogni dove, meritano la segnalazione il sistema night-vision, molto efficace e arricchito da un laser mobile che va letteralmente a caccia dell'ostacolo in movimento (pedone o animale che sia), e il complesso di telecamere che assiste il guidatore nelle manovre in retromarcia. La situazione, in questo caso, è davvero sotto controllo perchè tutto intorno c'è la possibilità di vedere anche gli ostacoli laterali (bassi paracarri, angoli di muretti, bici parcheggiate) oltre che avere la perfetta segnalazione delle strisce dipinte per terra, così che parcheggiare a cavallo tra uno spazio e l'altro diventa soltanto un atto di maleducazione.
 
Mai discutere con uno stupido, prima ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza. |
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