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Brunetta : Legge per fare uscire di casa i ragazzi a 18 anni.

Ultimo Aggiornamento: 28/01/2010 22:53
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17/01/2010 17:35
 
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Più o meno credo di appartenere all'opinione di farmi.
Io credo fondamentalmente che Brunetta abbia emesso una sonora stronzata, e "buttare" i figli fuori casa a 18 anni vuole anche dire nascondere un po' la testa sotto terra.
Espongo la mia situazione che forse rappresenta esattamente ciò che penso, anche se si tratta tuttavia di una situazione personale e non generalizzante.
Già, perchè in questo caso, come in molti altri, la soluzione al "problema" diventa generalizzazione.
Innanzitutto io mi sono sposato a 32 anni (mia moglie ne aveva 28, l'ho conosciuta 3 anni prima), ma non mi ritengo affatto un bambiccione, anzi !
A parte che il fatto che io il letto me lo sapevo già fare a 10 anni, ma questo è solo per risaltare il fatto che Brunetta non sia affatto uno che può sparare sentenze, non sono laureato ma ho studiato fino a 19 anni ; sono anche stato fortunato perchè 3 mesi dopo il diploma ho iniziato a lavorare, facendo esattamente quello per cui i miei genitori avevano pagato affinchè imparassi, e non ho smesso finora, dopo 20 anni.
Non siamo mai andati in vacanza, non ho mai posseduto, almeno nei primi 20 anni di vita, indumenti di marca (non parlo di Armani, Coveri e vattelapesca che mi fanno pure cagare, parlo di banali Adidas, Reebok, Fila...), lo zaino, sempre non di marca, me lo facevo durare 3 o 4 anni ; a 18 anni ho avuto modo di fare uno stage estivo presso un'azienda guadagnando qualcosina e, invece di pagarmi la patente che non avrei potutuo usare non avendo la macchina, mi sono comprato un piccolo hi-fi per ascoltare finalmente in maniera decente la musica ; la patente l'ho presa appena passata la maturità, la macchina l'ho comprata appena trovato il lavoro, ma per 20 giorni, anche sotto la pioggia, andavo a lavorare in motorino perchè dovevo ancora prendere la patente ; la macchina che ho preso era poi una Fiat 500, acquistata nel 1989 per 300.000 lire.
Mio padre era un camionista, ma non di quelli che vanno all'estero, quindi paragonabile, per stipendio, a un'inezia in più di un qualsiasi operaio tessile ; mia mamma è sempre stata casalinga (per carità sarà stata una scelta, non lo metto in dubbio, ma così è...diciamo che non hanno dovuto spendere soldi per baby sitter o asilo, come neanche li hanno spesi per le 8 materie in 4 anni che ho portato a settembre e per cui me la sono sempre cavata alla fine).
Nonostante tutto hanno provato a far studiare anche mia sorella (4 anni in meno di me), ma purtroppo lei non ne voleva proprio sapere.
Abbiamo sempre vissuto in affitto, ma dopo 7 anni che io e mia sorella lavoravamo, abbiamo comprato una casa, un sogno che i miei genitori non avrebbero mai e poi mai potuto realizzare senza l'aiuto dei loro figli, che sarebbero ora ritenuti "bamboccioni".

Il mio forse sarà un caso non troppo frequente, non lo so, ma voglio solo dire che prima di dare la colpa ai figli bamboccioni o ai genitori egoisti o a chissà cos'altro, bisogna analizzare la società e quello che, soprattutto, consente di fare la stessa : sono il primo a dire che a 30 anni ci si deve arrangiare, non ci si deve nascondere dietro la scusa dell'università per farsi mantenere dai genitori, anzi mi vergogno alquanto per queste persone che ritengo dei parassiti.
Ma bisogna capire quali sono le garanzie di futuro, le possibilità che offre la società, nalla fattispecie l'Italia, al di fuori della casa natale : ragazzi, se uno a 25 anni non ha ancora trovato lavoro, cosa deve fare, andare a vivere sotto un ponte e lavare i vetri ai semafori ?
E comunque senza andare così sul drammatico, a mio tempo il lavoro ce l'avevo e guadagnavo anche più di mio papà, ma ho scelto di contribuire al miglioramento della situazione di tutta la famiglia ; se avessi guadagnato molto meno ci sarebbe comunque il problema degli affitti e del costo della vita, che mi inducono a pensare che la creazione di un nuovo nucleo familiare, sia anche di una sola persona, aumenti di gran lunga le spese del singolo, abbassando di molto poco quelle della famiglia di origine, ma qualcuno ci guadagnerà...o no ?

Scusatemi se mi sono dilungato troppo e vi ho tediato a morte, ma questo argomento mi tocca sul vivo e mi imbizzarrisco quando ritengo che certi personaggi, invece di cercare soluzioni reali ai problemi sociali, si limitino ad insultare il popolo o certe categorie gettando fango a vambera.

Bye...



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