Brunetta : Legge per fare uscire di casa i ragazzi a 18 anni.

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
franz60
00domenica 17 gennaio 2010 15:29
..... [SM=x54328] fratello.....

.....cosa ne pensate ??.....

- (AGI) - Roma, 17 gen. - Una legge per far uscire di casa i ragazzi a 18 anni. E' l'idea lanciata dal ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, commentando la condanna di un padre costretto dal giudice a pagare gli alimenti alla figlia ultra trentenne ancora fuori corso all'Universita'.
Secondo il ministro, i 'bamboccioni' "sono vittime di un sistema di cui devono fare il 'mea culpa' i genitori. Ho apprezzato Padoa-Schioppa quando ha criticato questa figura anche se in quel caso mancava l'analisi. I 'bamboccioni' ci sono perche' si danno garanzie solo ai padri, perche' le universita' funzionano in un certo modo, perche' i genitori si tengono i privilegi e scaricano i rischi sui figli. La colpa e' dei padri che hanno costruito questa societa'". Il ministro, nel suo intervento domenicale su Rtl, ha ammesso di essere stato un 'bamboccione': "A 30 anni non ero capace di farmi il letto. Fino a quando non sono andato a vivere da solo era mia madre che mi faceva il letto". (AGI) Gin -

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
ceci65
00domenica 17 gennaio 2010 16:14
Difficilmente si avranno pareri coerenti alla logica...
Ognuno risponderà per quello che gli fa più comodo...è così da sempre e in tutti i campi.
A mio parere non è giusto che il furbo si approfitti del buono,
che si parli di genitori/figli, amici/amici, colleghi/colleghi, persone/persone ecc...
E' una mia convinzione.
franz60
00domenica 17 gennaio 2010 16:25
..... [SM=x54328] sorella.....

.....quello che dici è giusto e va rispettato, ma io credo, di base, che non sia giusto che un trentenne, ma io partirei dai 25, deve ancora "contare" e "ciucciare" la tetta di mamma !!.....

.....sarò di un'altra generazione, ma chi non fa esperienza sul campo e non puà fare altro che contare sulle proprie braccia e mente, non crescerà mai e si vedono i risultati, quando sono "costretti" a camminare da soli, ad affrontare un matrimonio, una famiglia, dei figli, etc. !!.....

.....non mi voglio dilungare sugli eventuali risultati perchè sarebbe inutile, basta guardare un qualunque tg o reality, scarsi o nulli valori, nessun attaccamento alla famiglia, falsi idoli e così via; sono pochi quelli si distinguono, ma quando stanno nel mucchio risaltano al 100% !!..... [SM=x54348]

....."condanna di un padre costretto dal giudice a pagare gli alimenti alla figlia ultra trentenne ancora fuori corso all'Università" - ma ci rendiamo conto ??..... [SM=x54351] [SM=x57160]

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
farmi731
00domenica 17 gennaio 2010 17:05
io penso che metterli fuori casa a 18 anni siasbagliato ....come pure pero tenerli in casa fino 30 e oltre.....
mi spiego meglio, non è che a 35 anni deve uscire di casa, ma non ci si puo' neanche nascondere dietro agli studi per tutta la vita, lo studio porta arrichimento culturale e cio' che serve per il lavoro (anche se non sempre), ma non porta il lavoro, e nella vita penso che non ci sia solo studio, una persona non si forma solo con quello ma anche e soprattutto con una vita sociale che non si ha solo con lo studio, ma uscendo girando , lavorando conoscendo persone, ecc.
il rimanere a casa sotto la cappella di mamma e papà a loro spese con la scusa dello studio non la trovo una cosa corretta anche se c'è o dovessero fare una legge che tutela cio'...
ilpiccolobardo
00domenica 17 gennaio 2010 17:35
Più o meno credo di appartenere all'opinione di farmi.
Io credo fondamentalmente che Brunetta abbia emesso una sonora stronzata, e "buttare" i figli fuori casa a 18 anni vuole anche dire nascondere un po' la testa sotto terra.
Espongo la mia situazione che forse rappresenta esattamente ciò che penso, anche se si tratta tuttavia di una situazione personale e non generalizzante.
Già, perchè in questo caso, come in molti altri, la soluzione al "problema" diventa generalizzazione.
Innanzitutto io mi sono sposato a 32 anni (mia moglie ne aveva 28, l'ho conosciuta 3 anni prima), ma non mi ritengo affatto un bambiccione, anzi !
A parte che il fatto che io il letto me lo sapevo già fare a 10 anni, ma questo è solo per risaltare il fatto che Brunetta non sia affatto uno che può sparare sentenze, non sono laureato ma ho studiato fino a 19 anni ; sono anche stato fortunato perchè 3 mesi dopo il diploma ho iniziato a lavorare, facendo esattamente quello per cui i miei genitori avevano pagato affinchè imparassi, e non ho smesso finora, dopo 20 anni.
Non siamo mai andati in vacanza, non ho mai posseduto, almeno nei primi 20 anni di vita, indumenti di marca (non parlo di Armani, Coveri e vattelapesca che mi fanno pure cagare, parlo di banali Adidas, Reebok, Fila...), lo zaino, sempre non di marca, me lo facevo durare 3 o 4 anni ; a 18 anni ho avuto modo di fare uno stage estivo presso un'azienda guadagnando qualcosina e, invece di pagarmi la patente che non avrei potutuo usare non avendo la macchina, mi sono comprato un piccolo hi-fi per ascoltare finalmente in maniera decente la musica ; la patente l'ho presa appena passata la maturità, la macchina l'ho comprata appena trovato il lavoro, ma per 20 giorni, anche sotto la pioggia, andavo a lavorare in motorino perchè dovevo ancora prendere la patente ; la macchina che ho preso era poi una Fiat 500, acquistata nel 1989 per 300.000 lire.
Mio padre era un camionista, ma non di quelli che vanno all'estero, quindi paragonabile, per stipendio, a un'inezia in più di un qualsiasi operaio tessile ; mia mamma è sempre stata casalinga (per carità sarà stata una scelta, non lo metto in dubbio, ma così è...diciamo che non hanno dovuto spendere soldi per baby sitter o asilo, come neanche li hanno spesi per le 8 materie in 4 anni che ho portato a settembre e per cui me la sono sempre cavata alla fine).
Nonostante tutto hanno provato a far studiare anche mia sorella (4 anni in meno di me), ma purtroppo lei non ne voleva proprio sapere.
Abbiamo sempre vissuto in affitto, ma dopo 7 anni che io e mia sorella lavoravamo, abbiamo comprato una casa, un sogno che i miei genitori non avrebbero mai e poi mai potuto realizzare senza l'aiuto dei loro figli, che sarebbero ora ritenuti "bamboccioni".

Il mio forse sarà un caso non troppo frequente, non lo so, ma voglio solo dire che prima di dare la colpa ai figli bamboccioni o ai genitori egoisti o a chissà cos'altro, bisogna analizzare la società e quello che, soprattutto, consente di fare la stessa : sono il primo a dire che a 30 anni ci si deve arrangiare, non ci si deve nascondere dietro la scusa dell'università per farsi mantenere dai genitori, anzi mi vergogno alquanto per queste persone che ritengo dei parassiti.
Ma bisogna capire quali sono le garanzie di futuro, le possibilità che offre la società, nalla fattispecie l'Italia, al di fuori della casa natale : ragazzi, se uno a 25 anni non ha ancora trovato lavoro, cosa deve fare, andare a vivere sotto un ponte e lavare i vetri ai semafori ?
E comunque senza andare così sul drammatico, a mio tempo il lavoro ce l'avevo e guadagnavo anche più di mio papà, ma ho scelto di contribuire al miglioramento della situazione di tutta la famiglia ; se avessi guadagnato molto meno ci sarebbe comunque il problema degli affitti e del costo della vita, che mi inducono a pensare che la creazione di un nuovo nucleo familiare, sia anche di una sola persona, aumenti di gran lunga le spese del singolo, abbassando di molto poco quelle della famiglia di origine, ma qualcuno ci guadagnerà...o no ?

Scusatemi se mi sono dilungato troppo e vi ho tediato a morte, ma questo argomento mi tocca sul vivo e mi imbizzarrisco quando ritengo che certi personaggi, invece di cercare soluzioni reali ai problemi sociali, si limitino ad insultare il popolo o certe categorie gettando fango a vambera.

Bye...
Ferrus39
00domenica 17 gennaio 2010 19:02
Re:
franz60, 17/01/2010 16.25:

..... [SM=x54328] sorella.....

.....quello che dici è giusto e va rispettato, ma io credo, di base, che non sia giusto che un trentenne, ma io partirei dai 25, deve ancora "contare" e "ciucciare" la tetta di mamma !!.....

.....sarò di un'altra generazione, ma chi non fa esperienza sul campo e non puà fare altro che contare sulle proprie braccia e mente, non crescerà mai e si vedono i risultati, quando sono "costretti" a camminare da soli, ad affrontare un matrimonio, una famiglia, dei figli, etc. !!.....

.....non mi voglio dilungare sugli eventuali risultati perchè sarebbe inutile, basta guardare un qualunque tg o reality, scarsi o nulli valori, nessun attaccamento alla famiglia, falsi idoli e così via; sono pochi quelli si distinguono, ma quando stanno nel mucchio risaltano al 100% !!..... [SM=x54348]

....."condanna di un padre costretto dal giudice a pagare gli alimenti alla figlia ultra trentenne ancora fuori corso all'Università" - ma ci rendiamo conto ??..... [SM=x54351] [SM=x57160]

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....



Franz sono perfettamente daccordo con te.
Riporto qualche cenno della mia esperienza per aggiungere una considerazione finale.
Nella mia vita ho 'lavorato' da quando avevo 16-17 anni, collaborando con mio padre ad alcune ricerche e smanettando con la grafica ricostruttiva sui computer, per creare immagini virtuali, ecc.
Ai miei non ho mai neanche chiesto i soldi per i libri delle scuole superiori... la mia era ed è una forma mentis basata sull'autonomia. Finiti gli studi superiori mi sono iscritto all'università e contemporaneamente ho cercato un lavoro stabile. E qui è venuto fuori il 'problema'. Quel lavoro me lo sono dovuto inventare. Oggi ho una casa editrice.
Ma considerate un dato: all'epoca in cui Brunetta & C. avevano 18-20 anni, un lavoro, volendo, lo si trovava abbastanza facilmente. Per capacità, per meriti politici, o altro. Poi quei posti sono andati esaurendosi. E gli assunti sono diventati un peso insostenibile per il bilancio dello stato. Debito pubblico alle stelle, spesa pubblica fuori controllo. Risultato: pubblico impiego oggi un miraggio. Lavoro privato difficile per vari motivi (crisi, pressione fiscale, concorrenza, costi iniziali, ecc.).
Con quali mezzi, allora, li si vuole mandare fuori casa questi ragazzi al giorno d'oggi? Che senso hanno certe affermazioni?
Ritengo che bisognerebbe educare i ragazzi con un diversa mentalità lavorativa. Bisognerebbe spronare verso il lavoro privato, agevolarlo il più possibile e finalizzare l'istruzione ad un qualcosa che 'serva' davvero, e non a stupide chiacchiere obsolete.
Quanto al sapersi rifare il letto... penso che già questo dia una concreta immagine del personaggio... non mi sembra ci voglia una particolare capacità!

andreurka
00domenica 17 gennaio 2010 19:15
leggi!! giuste o no!!
io non vorrei prendere le difese dei bamboccioni o come pensano di volerli chiamare sotto certi punti di vista sara' sbagliato strae in casa fino al 30 anni pero' se e' la loro scelta!! xche non posso fare cosi!!!!
19tds
00domenica 17 gennaio 2010 19:19
Se alcune persone possono starsene a casa fino almeno a 50 anni, la colpa è solo dei genitori e nessun'altro, non ci sono dubbi.
Possono fare tutte le leggi del mondo ma alla fine sino a quando ci saranno genitori consezienti, non se ne caverà un ragno dal tubo.
franz60
00domenica 17 gennaio 2010 19:22
..... [SM=x54328] fratello.....

.....premettendo che la Legge ancora non esiste quindi non sappiamo i termini precisi, non credo che Brunetta intenda dire che, a 18 ogni ragazzo/a DEVE uscire di casa obbligatoriamente, io penso che intenda che, se un genitore è daccordo il figlio può rimanere in casa, ma se per qualunque caso, negativo o positivo, mettiamo che il figlio si "comporti male", il padre "può" mandarlo via di casa, del resto è maggiorenne e che se la cavi da solo !!.....

.....se è intesa in questi termini io sarei daccordo al 100%, diversamente sarebbe un str...upidata !!.....

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
filovirus59
00domenica 17 gennaio 2010 19:26
io credo che ognuno di noi debba poter essere in grado di gestire la propria vita con delle scelte non obbligate dalla legge. ognuno deve essere in grado di poter restare con i genitori o di allontanarsene per libera scelta. possiamo dire tutto ed il contrario di tutto ma sostanzialmente penso che fare una legge a riguardo sia una barzelletta che potrebbe avere delle ritorsioni tipo "mi mandi fuori da casa per legge?" bene adesso per legge trovami casa ed un lavoro.
franz60
00domenica 17 gennaio 2010 19:39
Re:
filovirus59, 17/01/2010 19.26:

io credo che ognuno di noi debba poter essere in grado di gestire la propria vita con delle scelte non obbligate dalla legge. ognuno deve essere in grado di poter restare con i genitori o di allontanarsene per libera scelta. possiamo dire tutto ed il contrario di tutto ma sostanzialmente penso che fare una legge a riguardo sia una barzelletta che potrebbe avere delle ritorsioni tipo "mi mandi fuori da casa per legge?" bene adesso per legge trovami casa ed un lavoro.




..... [SM=x54328] fratello.....

.....hai ragione ma ripeto che secondo me la cosa ha o meglio deve avere un senso più profondo, cioè provate a pensare tanti ultra 30enni che con la "scusa" dello studio, o peggio che non hanno voglia di fare una beata mazza, sfruttano magari la misera pensione dei genitori e pretendono pure, quello è il caso dove ammetto che una legge del genere potrebbe essere un toccasana !!..... [SM=x54337]

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
ceci65
00domenica 17 gennaio 2010 19:46
Re:
franz60, 17/01/2010 16.25:

..... [SM=x54328] sorella.....

.....quello che dici è giusto e va rispettato, ma io credo, di base, che non sia giusto che un trentenne, ma io partirei dai 25, deve ancora "contare" e "ciucciare" la tetta di mamma !!.....

.....sarò di un'altra generazione, ma chi non fa esperienza sul campo e non puà fare altro che contare sulle proprie braccia e mente, non crescerà mai e si vedono i risultati, quando sono "costretti" a camminare da soli, ad affrontare un matrimonio, una famiglia, dei figli, etc. !!.....

.....non mi voglio dilungare sugli eventuali risultati perchè sarebbe inutile, basta guardare un qualunque tg o reality, scarsi o nulli valori, nessun attaccamento alla famiglia, falsi idoli e così via; sono pochi quelli si distinguono, ma quando stanno nel mucchio risaltano al 100% !!..... [SM=x54348]

....."condanna di un padre costretto dal giudice a pagare gli alimenti alla figlia ultra trentenne ancora fuori corso all'Università" - ma ci rendiamo conto ??..... [SM=x54351] [SM=x57160]

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....


Ciao Franz,
forse non mi sono fatta capire bene,
ma la penso esattamente come te.
Quando dicevo che non sopporto i furbi,
intendevo dire i figli che si approfittano dei
genitori con poco polso e che non sanno imporre
coerenti regole quando certe situazioni lo richiedono.


franz60
00domenica 17 gennaio 2010 19:52
Re: Re:
ceci65, 17/01/2010 19.46:


Ciao Franz,
forse non mi sono fatta capire bene,
ma la penso esattamente come te.
Quando dicevo che non sopporto i furbi,
intendevo dire i figli che si approfittano dei
genitori con poco polso e che non sanno imporre
coerenti regole quando certe situazioni lo richiedono.




..... [SM=x54328] fratello.....

.....probabilmente anche io ho frainteso quello che hai scritto, in ogni caso mi fa piacere sentirlo dire !!..... [SM=x54348]

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....


filovirus59
00domenica 17 gennaio 2010 20:10
franz hai ragione per per i cosidetti "furbi" ma quando si fa una legge la si fa per tutti e nn credo sia giusto penalizzare la stragrande maggioranza dei ragazzi per pochi individui. poi senza contare il fatto che la colpa in questi casi è anche dei genitori stessi. quando vedi che il ragazzo è 10 anni fuori "corso" che ti chiede insistentemente soldi, che nn conclude nulla tutto il giorno per un lavoro ...allora nn serve una legge per i bamboccioni, serve una legge per genitori imbranati. ovviamente è una mia opinione ma credo sia condivisa da molti. [SM=x54328]
ilpiccolobardo
00domenica 17 gennaio 2010 20:42
Re:
filovirus59, 17/01/2010 20.10:

franz hai ragione per per i cosidetti "furbi" ma quando si fa una legge la si fa per tutti e nn credo sia giusto penalizzare la stragrande maggioranza dei ragazzi per pochi individui. poi senza contare il fatto che la colpa in questi casi è anche dei genitori stessi. quando vedi che il ragazzo è 10 anni fuori "corso" che ti chiede insistentemente soldi, che nn conclude nulla tutto il giorno per un lavoro ...allora nn serve una legge per i bamboccioni, serve una legge per genitori imbranati. ovviamente è una mia opinione ma credo sia condivisa da molti. [SM=x54328]




La condivido anch'io.
giosamma
00domenica 17 gennaio 2010 20:57
ma non saprei!!!!!
dipende solo daai genitori che non si fanno una domanda: " ma che caz.. sta combinando nostro figlio/a?"
franz60
00domenica 17 gennaio 2010 22:30
Re:
filovirus59, 17/01/2010 20.10:

franz hai ragione per per i cosidetti "furbi" ma quando si fa una legge la si fa per tutti e nn credo sia giusto penalizzare la stragrande maggioranza dei ragazzi per pochi individui. poi senza contare il fatto che la colpa in questi casi è anche dei genitori stessi. quando vedi che il ragazzo è 10 anni fuori "corso" che ti chiede insistentemente soldi, che nn conclude nulla tutto il giorno per un lavoro ...allora nn serve una legge per i bamboccioni, serve una legge per genitori imbranati. ovviamente è una mia opinione ma credo sia condivisa da molti. [SM=x54328]




..... [SM=x54328] fratello.....

.....penso che ci stiamo "scornando" senza renderci conto che stiamo dicendo la stessa cosa, tu dici, in termini diversi, quello che dico io; la legge non deve essere un obbligo, ma una opportunità, per quei genitori "in difficoltà" che si vogliono liberare delle sanguisughe, e non che tutti i genitori devono per forza cacciare i figli diventati maggiorenni, credo che siamo proprio daccordo !!..... [SM=x54348]

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
A123693
00lunedì 18 gennaio 2010 08:54
...l'uomo è questo...la società è questa...valori e morale...chi non li ha insegnati ai propri figli ne è responsabile...sono padre di quattro femmine di cui a tre pago gli alimenti e spero di non trovarmi in questa situazione ...
pensare che una figlia/o ricorra al tribunale contro un genitore è una cosa che mi fa sentire un marziano...forse è perchè ho un rispetto verso i miei genitori talmente elevato, che non arriverei mai a comportarmi così qualsiasi sia il motivo del disaccordo.
per quanto riguarda BRunetta..
non dico i 18 anni ...ma un limite ci vuole ( 25 anni? )...se non sono buoni i genitori a responsabilizzare i figli ci pensi qualcun altro...poi stà ai genitori la scelta...
nel caso specifico alla ragazza in questione...le direi di ragionare con la sua testa e non con quella della madre. [SM=x1447026] ..ma poi se ripenso ai suoi trentanni...credo che la sua testa sia solo un'involucro...non c'è speranza...quasiasi laurea prenderà ..rimarrà una poverina... [SM=x54337]
stepsXD
00lunedì 18 gennaio 2010 10:29
Re:
19tds, 17/01/2010 19.19:

Se alcune persone possono starsene a casa fino almeno a 50 anni, la colpa è solo dei genitori e nessun'altro, non ci sono dubbi.
Possono fare tutte le leggi del mondo ma alla fine sino a quando ci saranno genitori consezienti, non se ne caverà un ragno dal tubo.




Carlo, io sono pienamente daccordo con te...

LAMPS

[SM=x54328]
gianluca.torino
00lunedì 18 gennaio 2010 13:43
mammoni
Lo studio deve essere un diritto di tutti ma fino ad un certo punto, se tuo figlio fa il fancazzista all'università da 8-9 anni quando ce ne vorrebbero 5-6 allora cosa facciamo? Oggi un giudice ci dice che siamo obbligati a mantenerli comunque anche oltre i 30 anni ma quando inizieranno a prendersi le loro responsabilità? Io mi sono iscritto all'università, economia, e a 23 anni non ero considerabile proprio in corso, a quel punto mi ha padre mi ha chiesto di fare una scelta lavoro e studio o solo lavoro. Io ho scelto la prima e oggi posso dire di ringraziare mio padre per l'insegnamento che mi ha dato. Alla fine l'università è l'ultima vacanza ma comunque va portata a termine nei tempi giusti.
VIVA BRUNETTA
speed4life
00lunedì 18 gennaio 2010 14:13
Prima di esprimere il mio pensiero, vorrei precisare che secondo me quella di Brunetta era semplicemente una provocazione, per invitare i figli bamboccioni e i genitori a riflettere!

Qui sul forum, siete quasi tutti piu grandi di me, di almeno una generazione, e com'è giusto, esprimete le vostre considerazioni basandovi sulle vostre esperienze.
Partendo dal presupposto che, una volta diplomato, mi son trovato davanti ad una scelta, ossia, università o lavoro? Ho scelto di lavorare subito, fortunatamente un posto fisso l'avevo già, è vero sto in casa dai miei, ma l'indipendenza economica, ma anche delle piccole cose è sempre stata la mia priorità! Ipoteticamente me ne potrei andare di casa, ma con il mio stipendio è improponibile aprire un mutuo per comprare casa, tuttalpiù potre andare in affitto. Tenendo conto di questi presupposti, ho deciso, con il favore dei miei genitori, di accantonare parte dello stipendio in modo d'avere delle basi solide per comprar casa una volta che vorrò andarmene a convivere o sposarmi, quando gli stipendi saranno due! A parer mio questo non è un comportamento da bamboccione.

Facciamo l'ipotesi invece di un continuo negli studi! Conoscendomi, avrei studiato e lavorato. Un lavoro part time ovviamente per riuscire a conciliare studio e lavoro. Stando abbondanti avrei guadagnato 700 euro al mese, con i quali avrei dovuto pagare retta universitaria, libri spostamenti e quant'altro!(BASTANO??!!??) Passiamo velocemente alla fine degli studi, ipotizzando di non finire fuoricorso, finiti i 5 anni, per molti specializzazioni c'è bisogno del tirocigno, 2 o 3 anni, parecchie volte non retribuito, se non con un rimborso spese! (IN QUEI 3 ANNI COME VIVO??!!??)
Ora vorrei sapere da voi, come è possibile, dal punto di vista economico continuare con l'università ed andare a vivere soli, o per lo meno fuori di casa senza chiedere soldi ai genitori?
Io sono il primo a puntare il dito contro a chi si nasconde dietro allo studio per non far nulla ed essere mantenuto, sono stato educato con una linea di pensiero abbastanza rigida, e posso comprendere un fuoricorso al massimo di un anno giustificato dal fatto che si studia e lavora. In caso contrario dovrebbero essere i genitore a porre dei paletti e a far valere le proprie ragioni!
A123693
00lunedì 18 gennaio 2010 15:06
Re:
speed4life, 18/01/2010 14.13:

Prima di esprimere il mio pensiero, vorrei precisare che secondo me quella di Brunetta era semplicemente una provocazione, per invitare i figli bamboccioni e i genitori a riflettere!

Qui sul forum, siete quasi tutti piu grandi di me, di almeno una generazione, e com'è giusto, esprimete le vostre considerazioni basandovi sulle vostre esperienze.
Partendo dal presupposto che, una volta diplomato, mi son trovato davanti ad una scelta, ossia, università o lavoro? Ho scelto di lavorare subito, fortunatamente un posto fisso l'avevo già, è vero sto in casa dai miei, ma l'indipendenza economica, ma anche delle piccole cose è sempre stata la mia priorità! Ipoteticamente me ne potrei andare di casa, ma con il mio stipendio è improponibile aprire un mutuo per comprare casa, tuttalpiù potre andare in affitto. Tenendo conto di questi presupposti, ho deciso, con il favore dei miei genitori, di accantonare parte dello stipendio in modo d'avere delle basi solide per comprar casa una volta che vorrò andarmene a convivere o sposarmi, quando gli stipendi saranno due! A parer mio questo non è un comportamento da bamboccione.

Facciamo l'ipotesi invece di un continuo negli studi! Conoscendomi, avrei studiato e lavorato. Un lavoro part time ovviamente per riuscire a conciliare studio e lavoro. Stando abbondanti avrei guadagnato 700 euro al mese, con i quali avrei dovuto pagare retta universitaria, libri spostamenti e quant'altro!(BASTANO??!!??) Passiamo velocemente alla fine degli studi, ipotizzando di non finire fuoricorso, finiti i 5 anni, per molti specializzazioni c'è bisogno del tirocigno, 2 o 3 anni, parecchie volte non retribuito, se non con un rimborso spese! (IN QUEI 3 ANNI COME VIVO??!!??)
Ora vorrei sapere da voi, come è possibile, dal punto di vista economico continuare con l'università ed andare a vivere soli, o per lo meno fuori di casa senza chiedere soldi ai genitori?
Io sono il primo a puntare il dito contro a chi si nasconde dietro allo studio per non far nulla ed essere mantenuto, sono stato educato con una linea di pensiero abbastanza rigida, e posso comprendere un fuoricorso al massimo di un anno giustificato dal fatto che si studia e lavora. In caso contrario dovrebbero essere i genitore a porre dei paletti e a far valere le proprie ragioni!




è ovvio che non bisogna fare di ogni erba un fascio...e il tuo caso è senz'altro comprensibile e sensata anche la scelta dei tuoi genitori di aiutarti con coscienza...ma presumo e come hai scritto, che ci sia la necessità di regolamentare, per chi ne avesse bisogno, di dare un limite a chi non si comporta in maniera sensata.
La tua famiglia mi sembra compatta..ma pensa a quei genitori separati non affidatari che sono obbligati a versare oltre un tempo lecito...io penso che se un figlio si comporta con criterio ed onestà, qualsiasi genitore si farebbe in quattro per aiutarlo...(faccio la battuta)...anche a vendere il BMW!!!



franz60
00lunedì 18 gennaio 2010 22:50
Re:
speed4life, 18/01/2010 14.13:

Prima di esprimere il mio pensiero, vorrei precisare che secondo me quella di Brunetta era semplicemente una provocazione, per invitare i figli bamboccioni e i genitori a riflettere!



..... [SM=x54328] fratello.....

.....purtroppo credo di no perchè il ministro ha ribadito che vuole fare la legge, rimane solo di stare a vedere gli sviluppi !!.....

speed4life, 18/01/2010 14.13:

Qui sul forum, siete quasi tutti piu grandi di me, di almeno una generazione, e com'è giusto, esprimete le vostre considerazioni basandovi sulle vostre esperienze.
Partendo dal presupposto che, una volta diplomato, mi son trovato davanti ad una scelta, ossia, università o lavoro? Ho scelto di lavorare subito, fortunatamente un posto fisso l'avevo già, è vero sto in casa dai miei, ma l'indipendenza economica, ma anche delle piccole cose è sempre stata la mia priorità! Ipoteticamente me ne potrei andare di casa, ma con il mio stipendio è improponibile aprire un mutuo per comprare casa, tuttalpiù potre andare in affitto. Tenendo conto di questi presupposti, ho deciso, con il favore dei miei genitori, di accantonare parte dello stipendio in modo d'avere delle basi solide per comprar casa una volta che vorrò andarmene a convivere o sposarmi, quando gli stipendi saranno due! A parer mio questo non è un comportamento da bamboccione.

Facciamo l'ipotesi invece di un continuo negli studi! Conoscendomi, avrei studiato e lavorato. Un lavoro part time ovviamente per riuscire a conciliare studio e lavoro. Stando abbondanti avrei guadagnato 700 euro al mese, con i quali avrei dovuto pagare retta universitaria, libri spostamenti e quant'altro!(BASTANO??!!??) Passiamo velocemente alla fine degli studi, ipotizzando di non finire fuoricorso, finiti i 5 anni, per molti specializzazioni c'è bisogno del tirocigno, 2 o 3 anni, parecchie volte non retribuito, se non con un rimborso spese! (IN QUEI 3 ANNI COME VIVO??!!??)
Ora vorrei sapere da voi, come è possibile, dal punto di vista economico continuare con l'università ed andare a vivere soli, o per lo meno fuori di casa senza chiedere soldi ai genitori?
Io sono il primo a puntare il dito contro a chi si nasconde dietro allo studio per non far nulla ed essere mantenuto, sono stato educato con una linea di pensiero abbastanza rigida, e posso comprendere un fuoricorso al massimo di un anno giustificato dal fatto che si studia e lavora. In caso contrario dovrebbero essere i genitore a porre dei paletti e a far valere le proprie ragioni!



.....Miki penso che tu non debba affatto preoccuparti, le persone le "vedo" ad occhio e capisco di che pasta sono fatti !!..... [SM=x54338]

.....infatti ho detto che la legge dovrebbe essere una soluzione in casi disperati per non permettere a certi giudici di deliberare che un genitore deve mantere un ultratrentenne sanguisauga !!.....

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
franz60
00lunedì 18 gennaio 2010 22:52
Re: Re:
A123693, 18/01/2010 15.06:


è ovvio che non bisogna fare di ogni erba un fascio...e il tuo caso è senz'altro comprensibile e sensata anche la scelta dei tuoi genitori di aiutarti con coscienza...ma presumo e come hai scritto, che ci sia la necessità di regolamentare, per chi ne avesse bisogno, di dare un limite a chi non si comporta in maniera sensata.
La tua famiglia mi sembra compatta..ma pensa a quei genitori separati non affidatari che sono obbligati a versare oltre un tempo lecito...io penso che se un figlio si comporta con criterio ed onestà, qualsiasi genitore si farebbe in quattro per aiutarlo...(faccio la battuta)...anche a vendere il BMW!!!




..... [SM=x54328] fratello.....

..... [SM=x57154] perchè il senso alla base della legge è, anzi dovrebbe essere, proprio questo !!..... [SM=x54348]

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....


ilpiccolobardo
00lunedì 18 gennaio 2010 23:21
Re: Re:
franz60, 18/01/2010 22.50:




.....infatti ho detto che la legge dovrebbe essere una soluzione in casi disperati per non permettere a certi giudici di deliberare che un genitore deve mantere un ultratrentenne sanguisauga !!.....

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....




Mi hai tolto le parole di bocca : qua non si parla di bamboccioni, ma di furbacchioni parassiti che sfruttano oltre il limite del ragionevole le finanze dei genitori, ma la legge in questo senso farebbe un po' ridere.
Quello che veramente bisogna fare è impedire che un giudice possa permettere questa cosa come ha fatto, tutto qui.

E parlando di soldi...l'istruzione dovrebbe essere un diritto per tutti ed accessibile a tutti, ma già le superiori hanno un costo non indifferente, figuriamoci l'università ! Anche le regole per il calcolo dell'ISEE sono delle cretinate.
E poi, alla fine della carriera scolastica, un laureato di un certo spessore è quasi obbligato ad emigrare all'estero : esempio mia cugina, laureata in Biologia, per mantenersi agli studi lavorava il weekend in locali o supermercati (ma comunque non bastava) e adesso, dopo pure aver passato un paio di concorsi a pieni voti, lavora all'ospedale di Novara, si come ricercatrice quindi per quello che ha studiato, ma per 1000 euro al mese !
Ma questo è un altro discorso...
///Mman
00martedì 19 gennaio 2010 21:51
Re:
franz60, 17/01/2010 16.25:

..... [SM=x54328] sorella.....

.....quello che dici è giusto e va rispettato, ma io credo, di base, che non sia giusto che un trentenne, ma io partirei dai 25, deve ancora "contare" e "ciucciare" la tetta di mamma !!.....

.....sarò di un'altra generazione, ma chi non fa esperienza sul campo e non puà fare altro che contare sulle proprie braccia e mente, non crescerà mai e si vedono i risultati, quando sono "costretti" a camminare da soli, ad affrontare un matrimonio, una famiglia, dei figli, etc. !!.....

.....non mi voglio dilungare sugli eventuali risultati perchè sarebbe inutile, basta guardare un qualunque tg o reality, scarsi o nulli valori, nessun attaccamento alla famiglia, falsi idoli e così via; sono pochi quelli si distinguono, ma quando stanno nel mucchio risaltano al 100% !!..... [SM=x54348]

....."condanna di un padre costretto dal giudice a pagare gli alimenti alla figlia ultra trentenne ancora fuori corso all'Università" - ma ci rendiamo conto ??..... [SM=x54351] [SM=x57160]

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....





.......... MADE IN ITALY!!


muttley@
00mercoledì 20 gennaio 2010 15:43
Re:
filovirus59, 17/01/2010 19.26:

io credo che ognuno di noi debba poter essere in grado di gestire la propria vita con delle scelte non obbligate dalla legge. ognuno deve essere in grado di poter restare con i genitori o di allontanarsene per libera scelta. possiamo dire tutto ed il contrario di tutto ma sostanzialmente penso che fare una legge a riguardo sia una barzelletta che potrebbe avere delle ritorsioni tipo "mi mandi fuori da casa per legge?" bene adesso per legge trovami casa ed un lavoro.




sono pienamente d'accordo con te,il mio ultimo 30 anni vive a casa mia ,ha il suo lavoro discetamente remunerato,coltiva i suoi hobbby ha la fidanzata,ma io non mi sentirei mai di dirle va a vivere per conto tuo togliti dai piedi,per me i figli nel bene e nel male sono una grande risorsa umana,e non perche non vogliono prendersi la loro responsabilita,tutt'altro sono degli ottimi ragazzi,di piu'non potevo chiedere,proprio per quel motivo su accenatto,poi ognuno la pensa come vuole ,poi c'è un altro particolare a mio avviso,noi del sud siamo in certi opinioni piu' passionali.cocludendo a me se i figli miei sarebbero rimasti a casa come prima della loro uscita i primi 2 ma chi se ne frega ben vengano per me sono tutto [SM=x57154]
ilmarchese78
00mercoledì 20 gennaio 2010 16:13
Comunque mi sa che se ne è parlato pure troppo, e si è dato troppo peso alle provocazioni del ministro che tra l'altro è stato pure lui per sua stessa ammissione un bamboccione.
Ieri infatti il ministro stesso ha smentito la dichiarazione parlando appunto di una deliberata provacazione da parte sua:


"Per Renato Brunetta è stata una semplice provocazione. Il ministro ai microfoni di Radio anch'io ha liquidato così la sua proposta di legge per fare uscire di casa i ragazzi al raggiungimento della maggior età: «La legge anti-bamboccioni era una provocazione e mi sono divertito moltissimo a vedere tutte le reazioni», ma comunque «bisogna sottolineare che per una metà dei giovani lo stare a casa a lungo è legato a fattori economici-sociali, mancano borse studio, college, ma per l'altra metà ci sono fattori culturali, è perché si sta bene in casa".

Secondo Brunetta, dunque, «uscire di casa fa bene, io l'ho fatto tardi, troppo tardi. Mia madre mi diceva anche che chi lavora non mangia e quando mi preparava le bistecche mi metteva la bandierina con il prezzo sopra».
Il ministro non nuovo a questo tipo di dichiarazioni che fanno discutere, ha anche ricordato i timori della madre sui primi passi professionali fatti come precario all'interno dell'Università :
« Sarà anche bella la carriera univeristaria ma soldi non se ne vedono, non potevi andare a lavorare in banca?».

Fonte Il Sole 24 ore
www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2010/01/legge-anti-bamboccioni-provocazione-brunetta.shtml?uuid=40bd4d1c-04db-11df-9833-731e880466d4&DocRulesVie...
spillo75
00mercoledì 20 gennaio 2010 19:06
Io credo che ognuno ha la sua situazione familiare. Io ho avuto la fortuna di lavorare subito dopo il diploma, ma ho continuato a vivere con i miei fino a 31 anni, senza alcun problema di convivenza nè di disperazione da parte mia o dei miei genitori. Dopo ho deciso di andare a vivere con la mia ragazza e dopo due anni di vita insieme abbiamo deciso di acquistare casa.
Il fatto è che se uno ha una famiglia senza problemi economici e non ha particolari esigenze di autonomia, per me può vivere con i suoi fino a 60 anni tanto a me non levano nulla dalla tasca, e non deve esserci nessun Mini-stro (tralatro un ex bamboccione) che mi dica se devo uscire di casa o meno.
dany75.
00mercoledì 20 gennaio 2010 20:45
Re:
spillo75, 20/01/2010 19.06:

Io credo che ognuno ha la sua situazione familiare. Io ho avuto la fortuna di lavorare subito dopo il diploma, ma ho continuato a vivere con i miei fino a 31 anni, senza alcun problema di convivenza nè di disperazione da parte mia o dei miei genitori. Dopo ho deciso di andare a vivere con la mia ragazza e dopo due anni di vita insieme abbiamo deciso di acquistare casa.
Il fatto è che se uno ha una famiglia senza problemi economici e non ha particolari esigenze di autonomia, per me può vivere con i suoi fino a 60 anni tanto a me non levano nulla dalla tasca, e non deve esserci nessun Mini-stro (tralatro un ex bamboccione) che mi dica se devo uscire di casa o meno.




sottoscrivo
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:43.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com