franz60, 17/01/2010 16.25:
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sorella.....
.....quello che dici è giusto e va rispettato, ma io credo, di base, che non sia giusto che un trentenne, ma io partirei dai 25, deve ancora "contare" e "ciucciare" la tetta di mamma !!.....
.....sarò di un'altra generazione, ma chi non fa esperienza sul campo e non puà fare altro che contare sulle proprie braccia e mente, non crescerà mai e si vedono i risultati, quando sono "costretti" a camminare da soli, ad affrontare un matrimonio, una famiglia, dei figli, etc. !!.....
.....non mi voglio dilungare sugli eventuali risultati perchè sarebbe inutile, basta guardare un qualunque tg o reality, scarsi o nulli valori, nessun attaccamento alla famiglia, falsi idoli e così via; sono pochi quelli si distinguono, ma quando stanno nel mucchio risaltano al 100% !!.....
....."condanna di un padre costretto dal giudice a pagare gli alimenti alla figlia ultra trentenne ancora fuori corso all'Università" - ma ci rendiamo conto ??.....
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Franz sono perfettamente daccordo con te.
Riporto qualche cenno della mia esperienza per aggiungere una considerazione finale.
Nella mia vita ho 'lavorato' da quando avevo 16-17 anni, collaborando con mio padre ad alcune ricerche e smanettando con la grafica ricostruttiva sui computer, per creare immagini virtuali, ecc.
Ai miei non ho mai neanche chiesto i soldi per i libri delle scuole superiori... la mia era ed è una forma mentis basata sull'autonomia. Finiti gli studi superiori mi sono iscritto all'università e contemporaneamente ho cercato un lavoro stabile. E qui è venuto fuori il 'problema'. Quel lavoro me lo sono dovuto inventare. Oggi ho una casa editrice.
Ma considerate un dato: all'epoca in cui Brunetta & C. avevano 18-20 anni, un lavoro, volendo, lo si trovava abbastanza facilmente. Per capacità, per meriti politici, o altro. Poi quei posti sono andati esaurendosi. E gli assunti sono diventati un peso insostenibile per il bilancio dello stato. Debito pubblico alle stelle, spesa pubblica fuori controllo. Risultato: pubblico impiego oggi un miraggio. Lavoro privato difficile per vari motivi (crisi, pressione fiscale, concorrenza, costi iniziali, ecc.).
Con quali mezzi, allora, li si vuole mandare fuori casa questi ragazzi al giorno d'oggi? Che senso hanno certe affermazioni?
Ritengo che bisognerebbe educare i ragazzi con un diversa mentalità lavorativa. Bisognerebbe spronare verso il lavoro privato, agevolarlo il più possibile e finalizzare l'istruzione ad un qualcosa che 'serva' davvero, e non a stupide chiacchiere obsolete.
Quanto al sapersi rifare il letto... penso che già questo dia una concreta immagine del personaggio... non mi sembra ci voglia una particolare capacità!
Bayerische Motoren Werke