Test driver nuova Z4

Ma guardate che bellina che è !
Dopo sette anni di onorata carriera (180.000 nel mondo, quasi 9.000 in Italia), torna alla ribalta l’auto sportiva tedesca completamente rivoluzionata, più potente e più sofisticata. Un’auto da sogno “creata” da due giovani donne trentenni, una di origine italiana (Juliane Blasi: esterni), l’altra araba (Nadja Arnaout: interni): due “creative” della Bmw, un tandem al femminile che ha funzionato in piena sintonia visto che la Z4 va a fregiarsi di due prestigiosi riconoscimenti (Reddot Design Award ed EyesOn Design). Non era mai successo nel grande romanzo popolare delle automobili che due donne mettessero la loro firma su un’auto: non un’auto comune, addirittura un roadster biposto prestigioso, bello, elegante, filante, muscoloso che passa alla storia perché sostituisce in un colpo solo due “gioielli” della Bmw (il primo Z4 roadster e e la Z4 Coupé). Una metamorfosi nel solco di una tradizione iniziata 75 anni fa con la 315/1, come ha spiegato nella conferenza-stampa in Sicilia Alessandro Toffanin, anche se stavolta più che sulla sportività la Bmw ha puntato sul comfort . Cambia spirito e pelle (nel vero senso della parola: tra le primizie ci sono i sedili in pelle anti-riscaldamento solare che riflettono il calore) il roadster Z4 che ora sfoggia il tetto ripiegabile (nel cofano) in due gusci di alluminio che si apre e si chiude in 20” secondi, il freno di parcheggio elettrico, il Driving Dynamic Control per regolare le sospensioni (con un tasto sulla consolle centrale si possono selezionare tre stili di guida diversi con le modalità Normal , Sport e Sport+ per una guida sempre più protesa verso il massimo piacere) e (esordio assoluto in un roadster) il dispositivo iDrive in simbiosi con il sistema di navigazione Professional (schermo da 8”8 pollici). Non solo: c’è anche (optional) l’assetto adattivo M con sospensioni a regolazione dinamica e telaio abbassato di 10 millimetri: è come camminare su n tappeto di velluto.
Un corpo muscoloso, sorretto da tre polmoni ad alta capacità per questo roadster che debutterà in Italia a maggio. Tre motori a benzina a 6 cilindri, Euro 5: 2.5 litri da 204 cavalli a 6.200 giri (Z4 23i: 242 all’ora), 3 litri aspirato da 258 cavalli a 6.600 giri (Z4 30i: 250 all’ora) e il 3 litri biturbo a iniezione diretta da 306 cavalli a 5.800 giri (Z4 35i: 250 all’ora). Motori abbinati a cambia manuali a sei marce decisamente sportivi e impeccabili, ma in opzione (costano 2.500 euro) ci sono i cambi automatici a 6 rapporti dagli innesti corti (23i e 30i) e addirittura (per la 35i, la versione più ruggente) il cambio automatico a 7 rapporti con doppia frizione (migliora ulteriormente i valori di accelerazione) che segue i cambi marcia senza interrompere la forza motrice.
Una Roadster che solo BMW può offrire, prodotta in Germania e non più negli Usa. Un sogno con “sfumature” e prezzi diversi: 39.400 euro (Z4 sDrive 23i), 44.800 euro (Z4 sDrive 30i) e 50.400 euro (Z4 sDrive 35i).
Una sportiva pura che nonostante l’evoluzione e l’avvento del tetto rigido ha praticamente mantenuto le proporzioni (è cresciuta leggermente nelle sue dimensioni esterne: è lunga 4.239 millimetri, è alta 1.291 mm ed è larga 1.790 millimetri.