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Cominciamo ad apprezzare i dettagli. Ce ne sono tantissimi, dentro e fuori, curati come se ognuno fosse il pezzo più importante di tutta la macchina. Molti di questi sono realizzati di ceramica color antracite, lucidissima, mentre gli inserti di legno esibiscono tridimensionalità e profondità tali da sembrare spessi qualche centimetro; il resto è pelle, ovunque. Pare che dalle linee di montaggio di Dingolfing praticamente e non escano due BMW Serie 6 uguali (eccetto quelle destinate ai test drive, ovviamente) e che il livello di personalizzazione del programma BMW Individual si spinga sino agli inserti d'oro nella plancia e agli stemmi BMW smaltati a mano.


Il sound dice tutto. Non te lo aspetti che la voce del V8 sia così marcatamente sfacciata. È il primo risultato della cura del "dottor" Reiner Thoma, il responsabile dei restyling delle Serie 5, 6 e 7. L'impianto di scarico sportivo è una delle tante sorprese della rinnovata Serie 6, segno che è cambiato qualcosa nelle preferenze dei clienti. I quali, evidentemente, non si accontentano più di una lussuosa cabriolet da due tonnellate di stazza da condurre in souplesse nel massimo confort. La sportività ritrovata. Per capire come sia cambiata la BMW 650i basta impostare la modalità Sport (o Sport Plus): con la complicità delle strade attorno a Lisbona, tutto si predispone per un'esperienza di guida piuttosto diversa e assai gratificante. E per tutto, intendiamo tutto: motore, sterzo (con l'Integral Active Steering, che agisce anche sulle ruote posteriori), sospensioni (con Adaptive Drive e Dynamic Damper Control), cambio (l'otto marce Steptronic sportivo), elettronica di controllo, persino il display della strumentazione... Tutto, insomma. Al punto di aver la netta e precisa sensazione di guidare un'altra auto. E non è un modo di dire. Le due tonnellate spariscono istantaneamente, la macchina "sente" ogni minima variazione dell'angolo di sterzo, reagisce ai tocchi sul pedale dell'acceleratore con prontezza, asseconda le cambiate coi paddle simulando doppiette perfette. La frenata è potente, mai un cedimento, il pedale è sempre sostenuto e modulabilissimo. E la macchina sta giù, incredibilmente, dove la si mette, anche e soprattutto per via degli enormi pneumatici da 20 pollici, 245/35 davanti e 275/30 dietro.






Mai discutere con uno stupido, prima ti trascina al suo livello e poi ti batte con l'esperienza.