00 05/12/2008 23:28
Macchina stupenda gia a quei tempi.

Nel giugno 1977, la stampa specializzata internazionale fu convocata a Monaco per provare la nuova ammiraglia BMW: la Serie 7.

La linea era molto simile a quella della coupé Serie 6 e anche l'impostazione meccanica era molto simile, anche se le parti meccaniche in comune tra le due vetture si limitavano ai motori.

Contrariamente alla precedente E3, non era prevista la variante a passo allungato.

Inizialmente erano tre le versioni disponibili: 728 (2800 cm3 a carburatore – 170 CV - 195 km/h); 730 (3000 cm3 a carburatore – 185 CV - 200 km/h) e 733i (3200 cm3 a iniezione – 197 CV - 205 km/h).

Per tutte, il cambio poteva essere manuale a 4 rapporti o automatico a tre. [SM=x57153]

Scritta posteriore a parte, erano esternamente identiche; l’interno della 728 si distingueva per qualche accessorio, come i poggiatesta posteriori, disponibile solo a richiesta.

La nuova BMW non fece fatica ad imporsi sul mercato delle ammiraglie, con la Mercedes Classe S W116 avviata verso una dignitosa fine di carriera e la Jaguar che navigava in cattive acque, quelle del gruppo statale British Leyland, ed era costretta a dibattersi in ogni genere di problemi, dalla mancanza di risorse finanziarie al livello qualitativo dei suoi prodotti assolutamente inadeguato, che causava una continua emorragia di clienti.

Nel coro degli elogi, qualche voce puntò il dito sulle prestazioni, ai vertici della categoria ma non come lo erano quelle delle precedenti E3: il corpo vettura era assai più pesante di quello della E3, e il maggior peso non era stato compensato da un'accresciuta potenza: il modello più potente, la 733i, disponeva infatti della stessa cavalleria della vecchia 3.0 Si.

Intanto i giornali vociferavano dell’arrivo di motori più grossi e potenti.

In effetti furono studiati un V8 e un V12. Se il primo fu presto accantonato, il 12 cilindri, derivato dall’unione di due 6 cilindri M60 della 323i, andò molto vicino alla produzione, il cui avvio fu programmato per la fine del 1979. [SM=x1618453]

Ma, nell’estate di quell’anno, un comunicato della Casa annunciava che il V12 di 4500 cm3 (circa 250 CV), il primo V12 tedesco del dopoguerra, sarebbe stato esposto al Salone di Francoforte, ma solo come prototipo e che non ne era prevista la produzione in serie. [SM=x54337]
Motivi legati alla nuova crisi energetica che attanagliava il mondo in quel periodo avevano consigliato questa prudente decisione. [SM=x1523481]

Tuttavia il progetto era validissimo e non fu abbandonato; infatti lo stesso motore, ulteriormente sviluppato, ritornò alla ribalta nel 1987, nel cofano della 750i E32. [SM=x1454556]





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